01 Una ricerca sull’uomo. Guardiamoci in faccia

Dipinti di Francesco Fontanesi (colori acrilici su carta)

Testo di Zeno Davoli

 

“O Dio, cos’è l’uomo perchè Tu te ne curi?

Eppure lo hai fatto poco meno degli angeli…”

 

La Conferenza Episcopale Italiana organizza ogni 10 anni un convegno nazionale per mettere a punto le proprie linee pastorali. Ogni volta viene messo a fuoco il problema che appare più grave e urgente anche nei rapporti con la società contemporanea.
Il prossimo convegno – il quinto nella storia della Chiesa moderna – si terrà quest’anno a Firenze, tra il 9 e il 13 novembre. Il tema scelto è: “In Gesù Cristo il nuovo umanesimo”.
Costruire un nuovo umanesimo è un’esigenza interna alla Chiesa, poiché l’approfondimento della fede ci chiede di meditare contemporaneamente su Dio e sull’uomo, ancor più è un’esigenza pastorale, nel momento in cui la Chiesa avverte di essere chiamata a dialogare col mondo attorno a lei, ed infine è richiesto dalla carità, poiché offrire alla società o elaborare assieme alla società un vero umanesimo è una grandissima forma di servizio.
Questa mostra è uno sforzo – piccolo o grande che sia – di collaborare a questo fine, nel rispetto della raccomandazione che si legge nella Traccia di preparazione al Convegno: “Per evitare il rischio di teorie prescrittive e astratte, la raccomandazione condivisa è di partire dall’ascolto del vissuto”.
La mostra è anche un tentativo, o una proposta, di ricollegare la vita della Chiesa con l’arte, di studiare la possibilità che l’arte ritorni ad essere un linguaggio che permetta un dialogo tra la Chiesa e l’uomo moderno.
L’intensità con cui un artista ha rivissuto tanti volti umani deve far sorgere delle domande e spingerci alla riflessione. Non saremo noi a definire un nuovo umanesimo, ma, se ci chiariamo i problemi, sentiremo meglio come nostre le risposte che verranno date nel Convegno di Firenze e saremo capaci di riproporle quando le carenze della cultura in cui siamo immersi ce lo chiederanno.

La ricerca

1

“Tu voi sapere.

Anch’io voglio sapere.

Nell’antica Grecia Apollo delfico indicò come base della saggezza il comandamento: Conosci te stesso.

Noi invece vogliamo conoscere ciò che è fuori di noi.

Questo produce i successi della scienza e le grandi realizzazioni della tecnica.

Noi però lo paghiamo con la crisi della nostra vita.

Se non ci conosciamo, non siamo neppure padroni di noi”.

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