Torneo Soragna, parola al presidente Us Saturno

Il prossimo 3 maggio prenderà il via la trentunesima edizione del torneo Attilio Soragna, competizione di calcio giovanile con 12 squadre, categoria Esordienti, che si sfideranno per accedere alla finalissima del 3 giugno ai campi sportivi dell’oratorio di Pieve di Guastalla.

In contemporanea, sempre nell’oratorio guastallese e nello stesso periodo, si disputerà il secondo memorial Claudio Benetti, torneo a 12 squadre, categoria Pulcini.

A fare gli onori di casa la polisportiva US Saturno, in collaborazione con il Guastalla Calcio. E non poteva esserci occasione migliore per incontrare il neopresidente, Alex Corradini (foto), eletto con il nuovo direttivo a novembre 2022.

Perché, così giovane, hai scelto di accettare questo incarico?
Il precedente consiglio chiedeva un cambio generazionale che portasse nuova energia e nuove idee. Così io e gli altri componenti del neodirettivo abbiamo accettato la sfida e all’unisono mi hanno eletto presidente.

Secondo te lo sport può essere ancora elemento fondamentale per la crescita dei ragazzi?
Sì. Lo sport veicola valori come disciplina, spirito di sacrificio, perseveranza, altruismo, rispetto e forza di volontà nel porsi obiettivi e cercare di raggiungerli. Vorrei che ogni persona coinvolta all’interno della società li sapesse trasmettere ai ragazzi.

Sport e impegno sociale: cosa ne pensi?
Sono due risvolti della stessa medaglia. Non dimentichiamo che la società sportiva passata, attuale e futura poggia le proprie fondamenta su una solida base di volontari. E colgo l’occasione per ringraziarli del lavoro che svolgono abitualmente. Loro sono l’esempio da seguire: donare il proprio tempo libero per gli altri. Direi che è una cosa preziosissima per la società in cui viviamo.
Come pensi debba essere la Saturno targata Corradini?
Saturno non è, e non sarà, una società gestita da un presidente. Tutto è sempre condiviso e deciso da un consiglio. La pluralità e la condivisione delle idee sono alla base della buona gestione. Nella visione che abbiamo, vorremmo una società capace di affrontare le sfide che ci si presentano di fronte tenendo sempre a mente che tutto va fatto per i più giovani. Per permettere tutto questo, consentimi di ringraziare anche gli sponsor che hanno sempre sostenuto la società e speriamo confermino il loro impegno per il territorio anche per il futuro.

Che novità porterà questo consiglio così giovane?
Stiamo lavorando sulla digitalizzazione della società, costruendo un nuovo sito internet, cercando di dematerializzare il più possibile i documenti rendendo più semplice anche la comunicazione con le famiglie.

Abbiamo istituito un consiglio sportivo composto da laureati in scienze motorie che studino il corretto percorso di crescita per ogni fascia d’età. Vorremmo anche che nei primi anni di sport l’atleta abbia la possibilità di provare più discipline nel corso di una stagione.

Abbiamo allo studio progetti per l’inclusione riguardanti l’attività sportiva delle persone diversamente abili: sappiamo che il tema è complesso e servono competenze adeguate, ma riteniamo opportuno che la principale società sportiva di Guastalla debba riuscire ad offrire anche questa opportunità. E ci piacerebbe anche trovare rimedio alla piaga dell’abbandono sportivo degli atleti in età adolescenziale. Stiamo vagliando qualche progetto in tal senso.

Secondo te c’è molto gap tra mondo degli adulti e dei ragazzi? Come pensi si possa colmare?
Sì. Noi adulti lo aumentiamo ogni volta che non ci mettiamo in ascolto dei ragazzi. I nostri giovani non ci chiedono di essere loro amici o di essere meno autorevoli. Ci chiedono solo di ascoltarli. E possibilmente trovare risposte insieme a loro e per loro. Lo sport deve essere educante in questo.

A questo proposito con la parrocchia di Guastalla che ospita il torneo Soragna siete sempre in piena sintonia?
Con la parrocchia continua un dialogo che va avanti da decenni e che conferma quanto la crescita dei ragazzi accomuni il mondo tutto laico dello sport e quello più “religioso”. Abbiamo un obiettivo comune: il meglio per i ragazzi di Guastalla.

Cosa ti auguri per il futuro della Saturno?
Una società che affermi l’idea che lo sport può essere accessibile a tutti. Che la crescita, non solo quella sportiva, ma anche quella umana, possa e debba passare anche attraverso un campo da calcio o una palestra. Il che non vuol dire che non ci piace vincere, anzi, vogliamo vincere. Ma nel modo corretto, senza sotterfugi o compensi faraonici da dispensare. La nostra ambizione è portare il maggior numero di atleti provenienti dai nostri settori giovanili nelle prime squadre della polisportiva rendendole competitive così da dare lustro alla società e a tutta Guastalla.

Allora dimmi chi vincerà il Soragna…
Ovvio, il migliore (ride)… come presidente non posso sbilanciarmi ma ovviamente tiferò per il Guastalla Calcio con cui Saturno collabora già da tempo e a cui ha affidato l’intera gestione del settore calcio.

Alex, ma cosa ti spinge a sostenere un impegno così gravoso che ti occupa molto tempo libero?
Te lo saprò dire… (ride anche qui, ma con una ruga che gli solca la fronte).

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