GUERRA a Sars-CoV-2

A technician tests swabs from patients for COVID-19 infection at the Central Health Laboratory in the Yemeni capital Sanaa, amid the novel coronavirus pandemic, on April 11, 2020. - Yemen reported its first case of coronavirus yesterday in a southern government-controlled province, raising fears of an outbreak in the war-torn country as air strikes blamed on the Saudi-led coalition tested a unilateral truce. (Photo by MOHAMMED HUWAIS / AFP)

Il primo attacco lo abbiamo già subìto. Il pericolo non è cessato e le perdite umane sono ingenti. Dobbiamo correre ai ripari e rispondere al fuoco; organizzare le retrovie e cercare di contrattaccare in maniera efficace.
Le analogie con la guerra calcano alla perfezione. E anche il lessico: vincere, sconfiggere, difesa, attacco, uccidere, battaglia, resistere, morte, morti, coprifuoco, armi, fermare, bloccare, pericolo, arrestare, feriti, perdite, invasione…
Come se con un unico linguaggio si volesse descrivere tutto. O forse proprio perché è difficile talvolta descrivere ciò che sta accadendo, si prende a prestito il lessico della guerra e le sue immagini.

Leggi tutto l’articolo di Mario Colletti su La Libertà del 27 maggio 2020

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