Don Bosco e la sua Garanzia Giovani

Come la maggior parte degli enti di formazione, anche Ciofs utilizza gli strumenti di Garanzia Giovani per fornire possibilità di formazione e tirocinio ai propri giovani. Ma il santo fondatore dei salesiani e della formazione professionale salesiana già nel 1800 si era spinto oltre.

“Non dimenticherò mai quel giovane prete che infuse un’anima di dignità nel mio fragile corpo di carta. (…)
Grazie a don Bosco un ragazzo aveva potuto apprendere un mestiere, essere giustamente retribuito e soprattutto ricevere il rispetto e la dignità di giovane lavoratore”.

Così possono essere romanzate le parole del giovane apprendista, che nel novembre del 1851 a Torino, nell’oratorio di San Francesco di Sales, grazie a don Bosco, firmava uno dei primi contratti di apprendistato della storia, documento ancora presente nelle bacheche di Valdocco (Torino).
Grazie all’insistenza del sacerdote, il suo padrone, maestro vetraio e proprietario di un laboratorio di vetreria, sottoscriveva il primo contratto di “apprendizzaggio” in carta semplice, redatto da don Bosco.
Tale contratto lo obbligava ad impiegare l’apprendista solo nel suo mestiere, riconoscendogli il diritto al riposo festivo, alle ferie annuali e ad uno stipendio congruo al lavoro svolto e alla professionalità acquisita.
È del 1852, invece, il primo contratto di apprendistato in carta bollata da quaranta centesimi, stilato sempre dal giovane don Bosco e sottoscritto da un maestro minutiere, dal giovane apprendista, dal padre dell’apprendista e da don Bosco stesso.

Continua a leggere tutto l’articolo di Maria Onfiani su La Libertà del 20 maggio

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