Coscienza critica per evitare l’inganno delle «fake news»

Monsignor Viganò commenta il messaggio del Papa

Vale la pena leggere, studiare e approfondire il messaggio di papa Francesco per la Giornata mondiale delle comunicazioni sociali 2018. Un invito che vale non solo per gli operatori dei media, ma per tutti coloro che intendono formarsi una coscienza critica, senza cadere nella trappola delle notizie false, le cosiddette fake news.
Già il titolo del testo del Santo Padre dà un orizzonte di senso: “La verità vi farà liberi (Gv 8,32). Fake news e giornalismo di pace”.
Tutto il messaggio, infatti, ha radice proprio in un chiaro orizzonte biblico, come del resto è avvenuto anche lo scorso anno. Sin dalle prime battute, il Papa richiama i due celebri episodi di Caino e Abele e della Torre di Babele, per spiegare che quando “l’uomo segue il proprio orgoglioso egoismo, può fare un uso distorto anche della facoltà di comunicare”.

A ben vedere, è tutta la storia dell’umanità, nel suo rapporto con Dio, ad essere intessuta di chiamate, cadute, richiami e benedizioni. Fino alla donazione di Cristo-Verità: atto supremo di comunicazione. È questo il riferimento “alto” del messaggio, su cui si fonda l’invito finale di papa Francesco a “promuovere un giornalismo di pace”.
“La verità vi farà liberi”, dunque, non è un semplice slogan o un calmante per le nostre turbolenze interiori. Non è un concetto astratto o una proiezione mentale. “La verità – spiega il Santo Padre – è ciò su cui ci si può appoggiare per non cadere. In questo senso relazionale, l’unico veramente affidabile e degno di fiducia, sul quale si può contare, ossia ‘vero’, è il Dio vivente. Ecco l’affermazione di Gesù: ‘Io sono la verità’ (Gv 14,6). L’uomo, allora, scopre e riscopre la verità quando la sperimenta in sé stesso come fedeltà e affidabilità di chi lo ama. Solo questo libera l’uomo: ‘La verità vi farà liberi’ (Gv 8,32)”.

Leggi tutto l’articolo di Dario Edoardo Viganò, prefetto della Segreteria per la Comunicazione della Santa Sede, su La Libertà del 31 gennaio

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *