Cooperazione sociale reggiana protagonista ad Expo

Nella “piazzetta” dell’Esposizione Universale e nell’ambito del progetto “Saperi e sapori della via Aemilia”, infatti, centinaia di visitatori – grazie anche alla spettacolarità dell’evento, che ha visto in scena gli sbandieratori in costume della contrada “Maestà della battaglia” di Quattro Castella – hanno potuto conoscere l’esperienza de “La dispensa di Matilde”, rete d’impresa creata da quattro cooperative sociali operanti nel settore alimentare: La Perla, Sottovoce, L’Ovile e la comunità Marta Maria.

La Perla, in particolare, gestisce il laboratorio gastronomico di pasta fresca “Mani in pasta”, in cui donne sole con figli e in difficoltà acquisiscono le competenze necessarie per una piena integrazione lavorativa, affiancate sostenute dalla cooperativa Madre Teresa per gli aspetti relativi all’accoglienza; Sottovoce, che punta all’integrazione di persone svantaggiate, gestisce il ristorante Parco Fola e la pizzeria “Numero 0” a Gazzata, mentre L’Ovile ha riaperto due anni fa il Rifugio della Pietra e, da un anno, gestisce anche il rifugio Carpe Diem al Passo di Pradarena.

DISPENSA-DI-MATILDE

La comunità Marta Maria (recentemente oggetto di visita da parte di una delegazione di dirigenti bancari canadesi, a Maro di Castelnovo ne’ Monti produce frutti di bosco (freschi e trasformati), configurandosi come vera e propria comunità di accoglienza.

La rete d’imprese “La dispensa di Matilde è un progetto promosso da Confcooperative con il contributo della Camera di Commercio, e “nasce dalla consapevolezza – spiega la responsabile Tania Incerti – che è possibile conciliare servizio  e attenzione alle categorie svantaggiate, radicamento sul territorio e qualità e sostenibilità dei prodotti gastronomici”. “In tal senso – aggiunge Tania – il richiamo alla Contessa e signora di Canossa e alle terre vicine non vale solo come richiamo storico, ma come sottolineatura del senso di responsabilità assunto verso la collettività”.

“A Expo – conclude Tania Incerti – abbiamo potuto constatare bene quanto sia alta l’attenzione internazionale rispetto ai prodotti alimentari e alla gastronomia reggiana, unitamente ad un interesse sempre vivissimo per le terre matildiche e l’eccezionale figura di donna e governante di Matilde”.