Giacomo Manzoni a Reggio Emilia

Si preannuncia come un vero e proprio evento culturale il prossimo appuntamento dell’Orecchio del Sabato, il percorso di incontri imperniati su temi musicali da anni proposto dalla Biblioteca “Armando Gentilucci” del Conservatorio di Reggio Emilia e Castelnovo ne’ Monti.

Interamente dedicato a Giacomo Manzoni, uno dei massimi compositori italiani del XX secolo, oggi novantenne, che sarà presente di persona al Piccolo Teatro San Francesco da Paola, in via Emilia Ospizio 62 sabato 28 gennaio dalle ore 16.

Un gigante, un punto di riferimento della riflessione estetica delle Avanguardie. Compositore, traduttore, saggista, critico musicale e didatta, Giacomo Manzoni incarna una figura di musicista-intellettuale tra le più rappresentative della cultura musicale italiana del secondo Novecento e contemporanea.

Nella giornata dialogheranno con lui Fabrizio Fanticini e Maurizio Ferrari, compositori e docenti reggiani protagonisti più giovani della medesima stagione, per riflettere su un modo di essere e di produrre musica «che ci radichi come esseri pensanti al di fuori dei sistemi di mercato in nome di quello che vorremmo fosse una diversa umanità».

Durante l’evento saranno eseguiti nove brani tratti dal CD “Z, echi per Giacomo. Tredici pezzi per chitarra solista” curato da Gian Paolo Luppi, che introdurrà l’incontro, in occasione del novantesimo compleanno del compositore. A eseguirli il raffinato e talentuoso chitarrista Leonardo De Marchi.

Alle 17,15 poi ci sarà la proiezione del docufilm “Manzoni90” con lo script e regia di Francesco Leprino, dedicato ai novant’anni di Giacomo Manzoni, fra i differenti percorsi di suoi allievi e il cambio di paradigmi nelle poetiche musicali e nelle prassi compositive del nuovo millennio.

In esso le interviste a Giacomo Manzoni e a tre suoi ex allievi, Adriano Guarnieri, Fabio Vacchi e Giovanni Verrando che hanno preso le strade più diverse, evidenziano anzitutto l’autonomia che un grande maestro ha fatto emergere in loro. Ma sono solo un punto di partenza per indagare il passaggio epocale fra la generazione di Manzoni e quanto è accaduto dopo. Oltre a costituire un’occasione per storicizzare, tramite la voce di un diretto protagonista, la musica della seconda metà del secolo scorso.  

Quattro autori che oltre a parlare della propria musica, rispondono in maniera diversa alle domande intorno al ruolo della composizione e del compositore.

Ne risulta un ricco mosaico, con un taglio cinematografico, che crea strette relazioni fra concetti, immagini e suoni, con inserti di esecuzioni musicali dal vivo e incursioni sulla generazione post Darmstadt, nonché sugli scenari della musica degli anni più recenti, evolutasi sotto il segno di una rottura, che si è necessariamente nutrita dell’esperienza precedente, pur emancipandosene.

Accanto ai quattro compositori, nel film sono chiamati in causa Mimma Guastoni, storica editrice di Casa Ricordi e della Nuova Musica, e Maurizio Pollini, uno dei pianisti più sensibili e attenti al repertorio contemporaneo.

Ingresso libero limitato ai posti disponibili.
Informazioni: biblioperi@comune.re.it
0522/456772
www.bibliotecagentilucci.it

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