8xmille, far star bene con una firma

È stata presentata in anteprima alle testate della Fisc (Federazione Italiana Settimanali Cattolici), nella mattinata del 20 aprile scorso, la nuova campagna di comunicazione 8xmille della Conferenza Episcopale Italiana.

Aprendo l’incontro online, il segretario generale della CEI, l’arcivescovo di Cagliari monsignor Giuseppe Andrea Salvatore Baturi, ha sottolineato come l’8xmille sia stato l’ambito che già dal 1988 ha permesso alla Chiesa italiana di mettere in circolo le parole della sinodalità – “comunione, corresponsabilità e partecipazione” – citate dal titolo di un fondamentale documento dell’episcopato italiano. Il fattore economico, ha aggiunto monsignor Baturi, non è solo un fattore strumentale, ma etico ed ecclesiale e i beni temporali rientrano nella nostra sequela del Signore testimoniando una logica diversa da quella del profitto o della sopraffazione. Per questo far bene il bene rende beati e l’8xmille giova a tutto lo Stato, è uno strumento di democrazia.

“On air” dal 2 maggio, la nuova campagna di comunicazione – fin dallo slogan “Se fare un gesto d’amore ti fa sentire bene, immagina farne migliaia” – evidenzia il significato profondo di una semplice azione che permette ogni anno la realizzazione di migliaia di progetti in Italia e nei Paesi in via di sviluppo; inoltre mette in luce la relazione forte e significativa tra la vita quotidiana dei cittadini e le opere della Chiesa, attraverso la metafora dei “gesti d’amore”: piccoli o grandi segni di altruismo che capita di compiere nella vita e che non fanno sentire bene solo chi li riceve, ma anche chi li compie.

Attraverso una semplice firma, quella per l’8xmille, è dunque possibile moltiplicare la sensazione di benessere che si prova quando si fa un gesto d’amore. Come fa la Chiesa ogni giorno con i suoi interventi arrivando capillarmente sul territorio a sostenere e aiutare chi ne ha più bisogno: poveri, senzatetto, immigrati, ma anche italiani che attraversano momenti di difficoltà.

“L’obiettivo della campagna 2023 – ha detto il responsabile del Servizio per la promozione del sostegno economico alla Chiesa cattolica, Massimo Monzio Compagnoni – è far comprendere il valore di un gesto molto semplice come una firma, abbinandolo a momenti della vita di tutti i giorni. Gli spot ruotano intorno al concetto del ‘sentirsi bene’ prendendosi cura del prossimo grazie ad un’opzione, nella propria dichiarazione dei redditi, che si traduce in migliaia di progetti. Chi firma è protagonista di un cambiamento ed è autore di una scelta solidale, frutto di una decisione consapevole, da rinnovare ogni anno. In ogni iniziativa le risorse economiche sono messe a frutto da sacerdoti, suore, operatori e dai tantissimi volontari che, con le nostre sottoscrizioni, sono il vero motore dei progetti realizzati”.

La nuova campagna è ideata dall’agenzia Wunderman Thompson Italia che si è aggiudicata la gara indetta dal Servizio per la promozione del sostegno economico alla Chiesa cattolica: creatività di Massimiliano Traschitti e Antonio Codina, regia di Edoardo Lugari; le foto sono di Francesco Zizola; la casa di produzione è Casta Diva/Masi Film.

Sul sito www.8xmille.it sono disponibili anche i filmati di approfondimento sulle singole opere mentre un’intera sezione è dedicata al rendiconto storico della ripartizione 8xmille a livello nazionale e diocesano.

Nell’area Mappa 8xmille sono geolocalizzati e documentati migliaia di interventi già realizzati, in Italia e nel mondo. Una geografia di opere in aggiornamento, nel segno della rendicontazione e della trasparenza verso chi ha generato con la firma opere di fraternità secondo tre direttrici fondamentali di spesa: culto e pastorale, sostentamento dei sacerdoti diocesani, carità in Italia e nei Paesi in via di sviluppo.

Nella campagna 2023 la Chiesa si racconta attraverso otto storie di speranza e di coraggio. Gli spot mettono in luce il valore della gratuità e gli sforzi di una Chiesa in uscita, che si prende costantemente cura dei più deboli, donando opportunità e fiducia, intervenendo con discrezione e rispetto, operando con creatività e positività.

Dalla Casa della Carità che a Seregno offre ospitalità ai più fragili senza fissa dimora, alla mensa delle Parrocchie solidali di Brindisi, una mano tesa rivolta a quanti sono a rischio di esclusione sociale. Dalla Casa Santa Elisabetta, un condominio solidale nel cuore di Verona per donne sole con minori ad Opera Seme Farm, una filiera etica che, nel Salento, promuove i prodotti del territorio generando valore ed occupazione, passando per il Centro di ascolto diocesano di Albano, un luogo accogliente e familiare per chi ha bisogno di assistenza alimentare e non solo. Farsi prossimo con l’accoglienza ed il primo soccorso è la mission del progetto “Un popolo per tutti” che, a Roccella Jonica, rappresenta un approdo sicuro per i migranti in fuga e in cerca di un futuro migliore.

Grazie alle firme, ogni anno, vengono restituiti a fedeli e visitatori molti tesori dimenticati. Come ad Ancona, dove la chiesa di Santa Maria della Piazza, gioiello romanico, è sottoposta ad un intervento di restauro conservativo per continuare a tramandare arte e fede alle generazioni future.

Dopo gli anni difficili della pandemia la campagna, quest’anno, vola all’estero per documentare come a Tosamaganga, in Tanzania, con il supporto delle firme la speranza sia giunta in aula e in corsia. Qui i medici del Cuamm, la prima organizzazione italiana per la promozione e la tutela della salute delle popolazioni africane, sono presenti da oltre 50 anni e si prendono cura delle persone più vulnerabili, soprattutto delle mamme e dei bambini, fin dai primi attimi di vita.

La Chiesa cattolica ogni anno si affida alla libertà e alla corresponsabilità di fedeli e contribuenti per rinnovare la firma che si concretizza in risorse per la realizzazione di opere dove tanti, ogni giorno, trovano porte aperte e speranza restituita.

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