Botteghe e laboratori d’arte in mostra a Reggio

Promuovere le eccellenze del tessuto artigiano del centro storico di Reggio Emilia, anche in considerazione di Expo 2015: è l’obiettivo dell’esposizione collettiva Mestieri d’arte. Botteghe artigiane e laboratori d’arte del centro storico che viene inaugurata venerdì 17 aprile, alle ore 17.30, negli spazi di palazzo Casotti.

L’iniziativa, organizzata dall’associazione Mestieri d’arte in collaborazione con il Comune di Reggio Emilia, è stata presentata oggi da Natalia Maramotti, assessora a Città storica e Attività produttive; Carlo Baldi, presidente Fondazione Far-Studium Regiense e Antonia Micheletti, artigiana, vicepresidente dell’associazione Mestieri d’arte. Fra i presenti alla conferenza stampa, anche Mauro Menozzi, presidente della stessa associazione, che ha donato all’assessora Maramotti la riproduzione dell’antico (XIV Secolo) sigillo della Società di San Prospero del Popolo e delle Arti della città di Reggio, scelto quale logo della associazione Mestieri d’arte.

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Il pieghevole della mostra

 

“Autonomia e rispetto delle regole sono due aspetti fondamentali della professione dell’artigiano – ha detto l’assessora Maramotti – e sono caratteristiche dell’essere cittadino. Anche per questo, il contributo dell’artigianato al nostro Centro storico è degno di particolare attenzione, per la qualità del prodotto e prima ancora per l’apporto di vitalità e di appartenenza civica degli artigiani nella città. Questa mostra dunque si inserisce pienamente nelle azioni di valorizzazione della Città storica che il Comune ha delineato e sta realizzando”.

“Il centro storico dev’essere un corpo vitale e l’artigianato – ha detto il presidente Baldi – immette indubbiamente vitalità nel tessuto urbano, oltre a essere fonte di reddito e produttore di beni di grande qualità e unicità. Avviene, e avvenne in misura certamente maggiore in altre fasi della storia economica e sociale, sin dagli inizi del Trecento, quando a Reggio Emilia si radicò definitivamente e si strutturò la celebre e redditizia produzione dell’artigianato che diede origine al nuovo ceto borghese e quindi alla città come ancor oggi la intendiamo. Un sistema produttivo che ebbe l’apice nel Cinquecento e Seicento con la costituzione delle Arti, fra le quali primeggiava quella della Seta, che si occupavano anche di verificare la competenza e affidabilità dei produttori, analizzando i metodi di lavoro e la qualità dei prodotti finiti. Questo per dire quanto l’artigianato sia alle nostre radici e così importante per il nostro presente, come questa mostra rappresenta”.

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Le botteghe e i laboratori interessati dalla mostra

 

La vicepresidente Micheletti ha sottolineato fra l’altro che “noi artigiani siamo ben consapevoli e orgogliosi dell’apporto di originalità del nostro lavoro. Un lavoro manuale e insieme di mente e anima, perché l’artigianato è un ambito del lavoro in cui si esprime maggiormente la sensibilità umana. Il nostro lavoro è un impegno incessante, giorno dopo giorno. Crediamo ne valga la pena e che la comunità nel suo insieme possa trarne giovamento”.

La mostra è un percorso attraverso le realizzazioni dei 18 fra artigiani e artisti coinvolti nel progetto: calzolai, fotografi, illustratori/rilegatori, mosaicisti, orafi, paralumai, restauratori, stampatori e stilisti. Mestieri fra loro diversi, antichi o figli della contemporaneità, frutti di saperi diversi uniti da un unico filo rosso: la manualità, elemento da preservare e riproporre in particolare alle giovani generazioni, nell’epoca del digitale e della produzione in serie.

L’esposizione collettiva vuole mostrare, attraverso i manufatti degli artigiani coinvolti, la ricchezza di un tessuto produttivo cittadino unico, che costituisce un’eccellenza reggiana e che merita giusta valorizzazione.

L’esposizione rimarrà aperta al pubblico fino a mercoledì 22 aprile nei seguenti orari: da lunedì a sabato dalle 8,30 alle 12,30 e dalle 14,30 alle 18,30, venerdì e sabato fino alle 19; la domenica dalle 9 alle 12.

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Maramotti e Menozzi

L’associazione

Mestieri d’arte” è composta da 18 tra artigiani e restauratori del centro storico di Reggio Emilia. L’associazione si è costituita, grazie alla collaborazione di Far-Studium Regiense Fondazione, per tutelare e promuovere attività di alto livello qualitativo che si rifanno a un antico “saper fare”, frutto e vanto della cultura e della storia italiane.  Finalità dell’associazione ‘Mestieri d’arte’ è anche valorizzare il centro storico, in cui le botteghe, i laboratori e gli atelier sono inseriti e di cui sono parte integrante.

Per questo, Mestieri d’arte ha adottato, come elemento caratterizzante del proprio logo, il sigillo della Società di San Prospero del Popolo e delle Arti della città di Reggio, che risale ai primi anni del XIV Secolo.