Andrea Foracchia in Angola con i medici Cuamm

A 65 anni, da poco andato in pensione, Andrea Foracchia, ginecologo di Reggio Emilia decide di rimettersi in gioco e parte per l’Africa, il prossimo 4 ottobre. Starà per un mese a Chiulo, in Angola, insieme a Medici con l’Africa Cuamm per tornare a fare “il suo lavoro di base”, far partorire le donne, far nascere i bambini, lavorare in ospedale, lì dove maggiore è il bisogno.
«Parto per un mese, intanto – spiega Foracchia – e mi affiancherò al medico Cuamm che è già lì nell’ospedale per ricominciare da zero, in un certo senso. Sono tanti anni che non faccio più attività di sala parto e di sala operatoria, conosco le basi e la teoria, ma voglio anche ricominciare la pratica, con l’ottica di ripartire, per periodi più lunghi e per dove ci sarà bisogno».

E riprende: «Conosco Medici con l’Africa Cuamm da quando ero studente di medicina. Ho studiato a Padova, infatti, ospite del collegio del Cuamm e sono partito per la prima volta per l’Africa nel 1977. Sono andato in Tanzania, insieme a mia moglie, e sono rimasto fino al 1980. Poi sono ripartito nel 1985, per altri tre anni, sempre in Tanzania. Una volta tornato in Italia, sono sempre rimasto legato all’Ong attraverso brevi missioni in Africa o consulenze. Ora dopo 25 anni, invece di godermi la pensione, ritorno in Africa per vedere cosa riesco a dare dal punto di vista pratico, per essere utile lì dove c’è più bisogno».

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Andrea Foracchia

Andrea Foracchia ha lavorato per 25 anni nell’ospedale di Scandiano e per 10 anni presso il Consultorio e il Centro per la Salute della Famiglia straniera, occupandosi di immigrati.
Forte è il suo il legame con il gruppo Medici con l’Africa Cuamm Modena – Reggio Emilia, di cui è il presidente, che opera nel territorio locale con iniziative e proposte di vario genere per diffondere i valori del Cuamm e sensibilizzare sull’impegno in Africa.
Dal 1950, circa 140 emiliani sono partiti per l’Africa, come operatori insieme a Medici con l’Africa Cuamm.