Accoliti e Lettori, nuovo percorso diocesano

Un lettore incensa l'ambone in San Pietro (Vaticano) il 1 gennaio 2016. Foto Sir / Marco Calavarese

Con l’inizio di quest’anno pastorale è partito un nuovo percorso diocesano per i ministeri istituiti del lettore e dell’accolito, dopo un anno di pausa chiesto dal vescovo Giacomo, allo scopo di rivedere l’iter precedente, anche alla luce del motu proprio Spiritus Domini (2021) di papa Francesco, in cui questi due ministeri sono stati aperti alle donne.

Si tratta di un percorso biennale, rivolto a uomini e donne di almeno 25 anni e condotto da un’equipe educativa formata da don Daniele Moretto, dal diacono Carlo Caselli e da sua moglie Alessandra Confetta. Prevede degli incontri specifici con l’equipe ogni due mesi – nel primo anno incentrati sulla ministerialità all’interno della Chiesa e nel secondo sui compiti specifici di lettorato e accolitato – e la partecipazione ad alcuni corsi della Scuola Teologica Diocesana, sostenendo i relativi esami, ovviamente con due percorsi differenziati: incentrato sulla Scrittura per lettori e lettrici e sulla Liturgia per accoliti e accolite.

Al termine del percorso biennale, dopo il via libera dei formatori e della Commissione ad ordines per il diaconato e i ministeri istituiti presieduta dal vescovo, i candidati e le candidate a tali ministeri saranno poi istituiti all’interno di una specifica celebrazione diocesana, presieduta dal Vescovo stesso.

L’obiettivo è quello di formare dei ministri in grado non soltanto di adempiere ad alcune funzioni nelle celebrazioni, ma prima di tutto in grado di essere dei formatori e degli animatori nei rispettivi ambiti, cioè essere coordinatore dei lettori e formatore a livello biblico, per il lettore e la lettrice, e coordinatore della liturgia e formatore a livello liturgico, per l’accolito e l’accolita.

Per poter accedere a questo percorso è necessaria una lettera di presentazione da parte del parroco, che attesti l’idoneità del candidato o della candidata ad un tale ministero, ed un parere da parte della propria comunità di appartenenza, che potrà consistere o in un’indicazione da parte della comunità – ad esempio, in occasione di consultazioni in occasione dell’individuazione di possibili aspiranti al diaconato, in questo caso estese anche all’individuazione di possibili candidati ai ministeri istituiti – oppure mediante una votazione a scrutinio segreto, con maggioranza favorevole di 2/3, da parte del Consiglio Pastorale.

Per quest’anno il percorso è già partito, visto che c’erano già da tempo diverse richieste ed è bene non avere un numero troppo grande di candidati da seguire, mentre in vista del prossimo anno pastorale i parroci che sono interessati, perché hanno individuato persone da proporre, sono invitati a contattare entro maggio il responsabile diocesano, inviando una mail a moretto68@libero.it.

Daniele Moretto
delegato episcopale
per i ministeri istituiti

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