A proposito di Giuseppe e Maria

San Giuseppe merita un’attenzione e una considerazione più grandi di quelle che, normalmente, gli sono riservate da parte nostra perché è segno di un atteggiamento umano che non ha nulla di meno di quello vissuto dalla sua Sposa, la Vergine Maria. Anzi, in fin dei conti c’è un aspetto che lo rende ancora più meritevole della stessa Madonna, se è lecito fare tale paragone.
Egli ha risposto con il suo FIAT dopo il sogno chiarificatore di ciò che è avvenuto a Maria, ma il suo sì è stato della stessa portata di quello della Vergine, perché anche lui ha riconosciuto e accettato che “a Dio nulla è impossibile” e che , pertanto, la gravidanza della sua promessa sposa era frutto dell’iniziativa del Mistero. In più occorre sottolineare due cose: in primo luogo l’annuncio gli è arrivato attraverso un sogno e non “da sveglio”, come a Maria, ed è più difficile ritenere reale un sogno, piuttosto che un fatto vissuto; inoltre Giuseppe non solo ha creduto al messaggio del sogno, ma ha avuto fiducia piena anche in Maria, ritenendola sincera e innocente e, pertanto, “da quel giorno la prese a vivere con sé”.

Egli era “giusto”, ma la sua giustizia è quella di chi vive di fede (“il giusto vivrà per la sua fede”), cioè vive in quella posizione che è la posizione umana vera di fronte a Dio e alla realtà e che la Madonna ha testimoniato di fronte all’annuncio dell’Angelo in modo eccezionale.

Continua a leggere tutto l’articolo di Daniele Semprini su La Libertà del 6 gennaio 2021

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