Don Antonio: un «nuovo inizio» che si è compiuto nell’eternità

Bastava guardarlo durante la consacrazione del pane e del vino, mentre celebrava la santa Messa, per capire che Gesù è vero. Così era don Antonio Maffucci: l’intensità della sua partecipazione al mistero dell’incarnazione, morte e resurrezione di Cristo era così profonda da stupire quanti lo incontravano. Un’appartenenza totale a Gesù che riverberava nella passione per il bene dei moltissimi amici che aveva in ogni parte d’Italia. Di questa passione è testimonianza l’ultimo messaggio che ci ha inviato il 7 ottobre scorso. Un testo in cui ripercorre tutti i passi della sua vita, dal giorno della nascita, e che contiene quasi un annuncio profetico della sua chiamata al cielo, il 27 novembre, dopo quasi un mese di ricovero in terapia intensiva. Don Antonio anelava a “un nuovo inizio, in un profondo silenzio, senza clamore, potente e discreto”. Quel “nuovo inizio” che si è compiuto nell’eterno.

Leggi tutto l’articolo di Emilio Bonicelli su La Libertà del 9 dicembre 2020

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