Vegliare per amore

Il cammino dell’Avvento si apre con un Vangelo nel quale Gesù dà un compito molto chiaro: vegliare. Non farsi trovare addormentati quando Lui ritornerà.
Se il compito è chiaro, meno chiara, invece, potrebbe esserne l’interpretazione o meglio, lo stile con cui questa veglia debba essere condotta.
Vegliare significa restare vigili, svegli, all’erta e ci sono due modi di vegliare: per paura o per amore.
Si può restare svegli nella notte per il timore che giunga, inaspettatamente, qualcosa di minaccioso, un ladro, un triste annuncio, il morso della solitudine.
Oppure si può vegliare come una madre che accompagna il sonno del figlio neonato o come un amante che attende il ritorno del suo amato, nella piacevole attesa che tiene desto il cuore e lo nutre di speranza.

Leggi tutto l’articolo di Agnese Menozzi su La libertà del 25 novembre 2020

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *