“In Leutragasse 5 si è fatta sera. Tutti sono abituati a passare la giornata nella propria stanza, a lavorare e a scrivere. Adesso, a tarda ora, ci si raccoglie intorno al piccolo divano nel salotto, proprio accanto alla stufa: Fritz e Wilhelm, Caroline e Dorothea, Schelling, Novalis, Tieck”. Si cena tutti insieme e la discussione è animata: si parla poco di politica (la Rivoluzione francese, Napoleone Bonaparte), molto invece di letteratura, filosofia, e soprattutto estetica, dove letteratura e filosofia si incontrano.
Siamo a Jena nel 1800.
Leggi tutto l’articolo di Antonio Petrucci su La Libertà del 18 novembre 2020