La Unahotels Reggio Emilia, dopo una settimana di indecisioni legate alle condizioni fisiche dei due americani Justin Johnson e, soprattutto, del folletto Brandon Taylor, playmaker e leader emotivo della squadra, si presenta alla sfida in casa con Brindisi svuotata di energie e concentrazione. I pugliesi, team quadrato e decisamente più avanti, quanto ad amalgama e preparazione fisica, rispetto ai reggiani, gioca una partita attenta ed aggressiva, spegnendo progressivamente l’attacco biancorosso, che si trova appeso alle estemporanee invenzioni di Bostic e a qualche sprazzo degli altri suoi compagni. Davvero troppo poco per sperare di sopravanzare un team ostico e ben allenato dal sempre sottovalutato coach Vitucci.
Leggi tutto l’articolo di Matteo Fortelli nella rubrica Post Alto su La Libertà del 14 ottobre 2020