Belleli innesca in azienda il ricambio generazionale qualificato

L’impresa mantovana, leader nella progettazione e realizzazione di apparecchiature per impianti petroliferi, dà il via a uno speciale corso di alta formazione per far ottenere ai giovani, oltre alla laurea accademica, anche quella del “saper fare”. Su 100 candidati, 23 giovani ingegneri sono stati selezionati per partecipare al corso finalizzato all’assunzione

Il passaggio delle conoscenze e delle competenze da una generazione all’altra è un tema cruciale per la crescita e lo sviluppo di un Paese. Il mondo dell’istruzione non è però in grado di far fronte a questa esigenza, perché manca il legame con la realtà produttiva. Troppo spesso gli imprenditori hanno lamentato il gap che esiste tra università e lavoro come se fossero due momenti a se stanti nella vita di un giovane. Il sistema imprenditoriale italiano fa fatica a soddisfare il fabbisogno di tecnici specializzati nonostante l’alta percentuale (il 30%) di disoccupazione giovanile. Questo snodo è cruciale considerato che l’Italia è il secondo Paese manifatturiero in Europa come valore totale dei beni prodotti pari a oltre 800 miliardi di euro.

Consapevole di questa esigenza del mercato, la storica impresa mantovana Belleli Energy CPE, parte del Gruppo Tosto, ha messo a punto, in collaborazione con l’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, l’Università di Bologna, la Fondazione UniverMantova e l’Istituto Italiano di Saldatura, uno speciale percorso formativo destinato agli ingegneri per coprire, attraverso una laurea del “saper far”, il gap esistente tra università e lavoro. Belleli Energy progetta e realizza apparecchiature di processo all’avanguardia per impianti petroliferi, petrolchimici, chimici, di fertilizzazione, centrali nucleari e centrali elettriche di tutto il mondo. Viene pertanto fornita una soluzione concreta utile a favorire l’impiego di profili tecnici altamente specializzati in azienda. Ma non solo in Belleli. Chi esce da questo percorso potrà anche presentarsi ad altre imprese del settore.

Il programma “Critical Process Equipment Expert / Esperto in impianti per processi critici” ha la durata di 6 mesi con inizio il 14 settembre 2020. Saranno cooptati 23 laureati (con laurea triennale o magistrale) in Ingegneria, selezionati tra le oltre 100 domande di partecipazione ricevute. «La scelta di investire risorse e tempo su una formazione più mirata al settore delle apparecchiature di processo è nata dalla necessità di avere a disposizione figure professionali specializzate in tempi più brevi», spiega Fausto Fusari, VP Technology di Belleli Energy.

L’idea ha avuto un immediato riscontro presso i giovani studenti e neo-laureati, che hanno capito l’importanza di integrare le conoscenze universitarie con una specializzazione in un settore specifico. Appena è uscito il bando di partecipazione sono piovute richieste da ogni parte d’Italia e proprio a fronte dell’elevato numero di candidature, l’azienda ha deciso di aumentare la soglia degli ammessi oltre il limite massimo prefissato inizialmente (20 partecipanti). Sono stati selezionati anche tre corsisti extraeuropei, i cui paesi di origine sono Albania, Camerun e Marocco, laureati in Italia e con cittadinanza italiana.

Fausto Fusari di Belleli Energy spiega che «gli studenti selezionati hanno un curriculum eccellente, molti di loro sono laureati con 110 e lode e la totalità degli ammessi ha già conseguito o sta per conseguire la laurea magistrale. Abbiamo scelto giovani seri e molto motivati, con tanta voglia di impegnarsi. Crediamo che questo nuovo corso/percorso creato dalla nostra azienda verrà preso ad esempio anche in altri settori merceologici». Il manager poi sottolinea che «nonostante si tratti di un corso che, per la natura degli argomenti trattati, interessa prevalentemente gli studenti di sesso maschile, abbiamo ricevuto anche candidature da studentesse, che sono state tutte ammesse al corso».

I docenti provengono dall’ambito universitario e aziendale e il corso affronterà i diversi aspetti operativi del ciclo produttivo, che spaziano dalla progettazione alla fabbricazione degli apparecchi di processo. Più dettagliatamente, l’85% della docenza verrà erogata dall’Università di Modena e Reggio Emilia e in parte anche dall’Università di Bologna, mentre il restante 15% della formazione sarà effettuata dal personale interno dell’azienda (1000 ore tra aula e tirocinio), che avrà il compito di approfondire alcuni argomenti più specifici del settore. L’efficacia del programma è garantita da questo mix di alta formazione universitaria e di pratica aziendale. In questo modo i giovani possono conseguire un’alta specializzazione dove l’aspetto teorico è verificato sul campo, che è poi l’anello mancante di ogni percorso universitario.

Paolo Fedeli, CEO di Belleli, ha sottolineato che «il programma va oltre i fabbisogni della singola impresa ma offre un servizio a tutto il territorio nazionale, poiché i giovani che non troveranno impiego presso l’azienda o il Gruppo Tosto avranno acquisito una elevata professionalità sicuramente spendibile presso le aziende del settore che operano in Italia».

Mario Pinzi

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