Settant’anni di Messa tra terra e Cielo

La vita di don Ganapini, seme fecondo in Madagascar

Pietro, nella Chiesa, è da sempre un nome carico di futuro. E sulla “pietra” che è stata la vita di don Ganapini la Comunità cristiana del Madagascar ha costruito davvero tanto: nuove parrocchie, oltre cento scuole per i poveri e, al di là delle opere, innumerevoli relazioni di amicizia e consolazione nella fede intessute anche negli anni del “ritiro” del missionario nella Casa della Carità di Tongarivo, nel 2006, dopo l’intervento chirurgico alla schiena.

Questa settimana ricordiamo ancora la feconda vita di don Pietro, attraverso le sue parole e grazie all’archivio del giornale diocesano con cui il sacerdote amava corrispondere. Lo facciamo ricordando ormai il trigesimo della morte, avvenuta il 30 giugno scorso, ma soprattutto il 70° anniversario della sua ordinazione presbiterale, ricevuta il 13 agosto 1950, un traguardo che ci piace immaginare sia stato festeggiato tra la natia Carpineti (Bera per la precisione), l’amata Isola rossa e il meritato Cielo.

Leggi tutto l’articolo di Edoardo Tincani su La Libertà del 26 agosto 2020

 

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