Vademecum dei provvedimenti a sostegno della professione in epoca Covid-19

L’Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia redige un testo unico, completo e facile da consultare con tutte le misure economiche, fiscali e previdenziali dedicate agli avvocati e ai liberi professionisti

L’emergenza Covid-19, oltre ai noti problemi sanitari, ha generato preoccupazioni e incertezze economiche dovute al fermo della maggior parte delle attività. Il lungo periodo di lockdown, infatti, ha colpito non solo aziende ed esercizi commerciali, ma anche tutto il mondo dei professionisti, tra cui in prima linea gli studi legali.

Dopo una rapida analisi dei bisogni, delle risorse disponibili e delle procedure per la loro assegnazione, il governo e i ministeri competenti, così come gli istituti di credito e le casse previdenziali private, hanno presentato una serie di provvedimenti, a sostegno delle attività professionali, con numerosi decreti legge cosiddetti dell’emergenza, spesso di difficile reperimento e comprensione.

L’Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia, in risposta a una richiesta di chiarezza interpretativa giunta dagli iscritti del Foro reggiano, ha incaricato un gruppo di lavoro che ha elaborato un testo unico, completo e facile da consultare, che contiene e riassume tutte le misure economiche, fiscali e previdenziali e non solo, specificamente dedicate agli avvocati e, più in generale, ai professionisti.

Il “Vademecum dei provvedimenti a sostegno della professione in epoca Covid-19” è stato presentato nel corso di una iniziativa formativa, in videoconferenza coordinata dalla presidente del Consiglio dell’Ordine forense reggiano, avv. Celestina Tinelli, a cui sono intervenuti gli avvocati consiglieri Maura Simonazzi e Marialaura Terenziani, la delegata per l’Ordine di Reggio Emilia al Consiglio nazionale di Cassa Forense avv. Cecilia Barilli e il presidente dell’Ordine dei dottori commercialisti ed esperti contabili di Reggio Emilia dr. Corrado Baldini che hanno illustrato dettagliatamente le misure introdotte dal decreto “Cura Italia” (D.L. n.30 del 19 maggio 2020).

Vademecum: i punti principali nelle dichiarazioni dei relatori

“Il decreto cosiddetto “Cura Italia” ha previsto una via semplificata di accesso ai finanziamenti anche per i lavoratori autonomi e i professionisti, con la possibilità di ottenere prestiti garantiti dallo Stato, oltre ad alcune misure fiscali per contenere le situazioni di crisi economica causate dall’emergenza, tra le quali il credito d’imposta” ha spiegato il dr. Baldini che ha illustrato anche lo strumento del differimento dei termini per il versamento di imposte, ritenute alla fonte ed iva, destinate in parte ai soggetti che abbiano registrato una diminuzione dei ricavi rispetto al corrispondente periodo del 2019.

L’avv. Terenziani e l’avv. Barilli, delegata per l’Ordine di Reggio Emilia al Consiglio nazionale di Cassa Forense, hanno evidenziato che “Cassa Forense si è impegnata per garantire agli avvocati in difficoltà l’accesso al credito a condizioni convenzionate con diversi istituti di credito nonché ulteriori aperture della convenzione con Unisalute destinata a supportare gli iscritti nel caso di infezione da Covid-19”. Hanno quindi illustrato i bandi di Cassa Forense dedicati ai canoni di locazione degli studi professionali. “Il 3 maggio scorso sono stati stanziati 1.500.000 euro a favore degli Ordini Forensi delle dieci provincie più colpite dai contagi da Covid-19, tra cui è compreso anche l’Ordine di Reggio Emilia – hanno proseguito gli avvocati Terenziani e Barilli – e le risorse sono destinate al finanziamento di progetti per l’implementazione di strumentazioni informatiche”.

L’avv. Simonazzi ha spiegato le disposizioni in materia di nuovi concorsi e assunzioni presso il Ministero della Giustizia per il superamento della fase emergenziale, dedicando particolare attenzione al contenimento della durata dei processi e all’avvio del programma di digitalizzazione del processo penale. “Disposizioni che permetteranno – ha evidenziato l’avv. Simonazzi – a oltre 4000 nuove figure amministrative, in particolare avvocati, giudici onorari e di pace, insegnanti e ricercatori universitari in materie giuridiche di entrare nella pubblica amministrazione giudiziaria”.

A conclusione degli interventi, la presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati ha ripercorso le complessità organizzative affrontate durante il periodo di lockdown “superate grazie alla costruttiva e già consolidata collaborazione interprofessionale tra l’Ordine degli Avvocati, le associazioni dell’Avvocatura, il Tribunale e la Procura – ha osservato l’avv. Celestina Tinelli – per il benessere di tutta l’avvocatura e dei professionisti che operano nel settore Giustizia, auspichiamo che questo “governo partecipato” possa essere di esempio anche per gli altri uffici giudiziari del Distretto e nazionali.”

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