I voti oltre le sbarre

Storia di Luigi, che ha trovato la vera libertà in carcere

Alle spalle dell’altare nella cappella del carcere ex-Opg, dedicata a san Giovanni del Concilio, campeggia la riproduzione (l’originale si trova al Museo dell’Ermitage) de ‘Il ritorno del figliol prodigo’ di Rembrandt (si veda l’immagine nel riquadro in alto) e siccome il Vangelo è Parola viva una storia simile, lo scorso sabato 27 giugno, si stava svolgendo proprio dentro quella stanza con le sbarre alle finestre. La storia è quella di Luigi, che fin da bambino cullava il sogno di diventare sacerdote, serviva la Messa, pregava e rimproverava gli amici quando scappava loro una qualche parolaccia spinta o una bestemmia. Trascorrono gli anni e di entrare in seminario non se ne parla più, così il ragazzo passo dopo passo cambia vita, comincia con l’alcol e poi con la droga, che presto prendono il posto della preghiera e della Messa.

Continua a leggere tutto l’articolo di Giuseppe Maria Codazzi su La Libertà del 27 luglio 2020

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