Lavoro: Coldiretti, mutui a tasso zero per le imprenditrici agricole

In Emilia Romagna le imprese agricole rosa sono oltre 12.000

Semaforo verde dalla Conferenza Stato – Regioni al Bonus per l’imprenditoria femminile in agricoltura con un fondo rotativo da 15 milioni di euro per garantire mutui a tasso zero per le donne che sono imprenditrici agricole o che lo vogliono diventare. Plauso di Coldiretti Donne Impresa all’approvazione della misura concreta per favorire gli investimenti al femminile nel settore primario, dove una impresa su tre è donna.

“Il nostro plauso va al Ministro delle Politiche Agricole Bellanova che ha fortemente voluto questo strumento, utile al ricambio generazionale in agricoltura e ad un deciso intervento anche grazie ad Ismea sulle politiche di incentivazione dell’imprenditoria femminile in agricoltura. In Italia sono 215 mila le aziende agricole condotte da donne, una scelta professionale portata avanti per reale passione, ma anche per spirito imprenditoriale, come testimoniato sovente da strutturazioni aziendali complesse e fatturati importanti che va incentivata e sostenuta per non svilire e disperdere questo enorme patrimonio di menti e passioni femminili”, afferma Floriana Fanizza, leader nazionale di Coldiretti Donne Impresa.

“Le aziende condotte da donne in Emilia Romagna sono oltre 12.000, su un totale di 56.300” ha detto la delegata regionale di Donne Impresa Luciana Pedroni “ma il totale delle donne che lavorano in agricoltura in Emilia Romagna supera le 80.000. Noi rappresentiamo l’area dell’agricoltura regionale che, assieme ai giovani, ha maggiormente beneficiato dagli effetti della legge di orientamento (la numero 228 del 18 maggio 2001) fortemente sostenuta da Coldiretti, che ha di fatto rivoluzionato l’attività d’impresa nelle campagne italiane aprendo nuove opportunità occupazionali. La presenza innovativa delle donne è infatti più diffusa nelle attività connesse a quella agricola come la trasformazione dei prodotti, il settore dell’agribenessere, le fattorie sociali, il recupero di antiche varietà, le fattorie didattiche, gli agriasilo, la pet-therapy fino al protagonismo delle donne nei mercati degli agricoltori di Campagna Amica, negli agriturismi o nelle associazioni per la valorizzazione di prodotti tipici nazionali come il vino e olio”.

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