Le nuove “Pagine d’Arte” su La Libertà

Riproponiamo questa settimana ai nostri lettori un contributo di Agnese Menozzi, che i nostri lettori hanno già conosciuto durante il periodo della Quaresima grazie alla rubrica allora intitolata “QuaresimArte”.
Anche in queste nuove “Pagine d’Arte” viene interpretata un’opera d’arte nell’ottica di una solennità, in questo caso l’Ascensione di Nostro Signore Gesù Cristo.
Maria Agnese Menozzi, di Albinea, ha conseguito le lauree in Lettere Moderne (indirizzo Storico-Artistico) e quella Magistrale in Arti Visive presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Bologna.

Da un cielo che ancora porta l’odore della pioggia, una mano fende le nuvole gonfie a ricordare la tempesta passata e offre un segno di speranza: un arcobaleno di luce a proteggere un sole bianco (forse un’ostia?) saldo al centro del quadro e risplendente di un biancore che profuma di eternità.
Dall’altra parte, due mani tese verso l’alto sorreggono quell’arcobaleno. Mani che accolgono e mani che offrono, a loro volta. Sullo sfondo un sole che sorge e un cielo dalle tinte rossastre. Un segno del cielo affidato a carne terrena su un orizzonte dalle tonalità pastello che ha il sapore della speranza e della consolazione.

Leggendo il Vangelo di questa domenica, penso che questi acquerelli ben rappresentino alcuni passaggi della narrazione e possano ben evocare il tema dell’Ascensione, Solennità di oggi.
Gesù richiama i suoi discepoli su un monte, in Galilea, là dove tutto ebbe inizio. Li richiama e li riporta alle origini del loro incontro e di loro stessi per manifestarsi nuovamente e parlare loro.

Continua a leggere tutta la rubrica “Pagine d’arte” su La Libertà del 20 maggio 2020

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