Via Crucis in sonetti, la quindicesima stazione

Leggendo La Libertà, sono rimasta davvero colpita dalla Via Crucis in quattordici sonetti di Andrea Vecchi. La sua idea, la fantasia e la ricchezza con cui l’ha realizzata, la sua testimonianza di fede mi hanno aperto il cuore, perché lodare Dio con l’arte “è il modo più alto di capire, sapere, parlare, pregare” (commento di una mia cara amica).
Ma subito un pensiero mi ha attraversato la mente: manca la quindicesima stazione, la resurrezione. Quella per cui, se non ci fosse, la nostra fede sarebbe vana.

Leggi tutto l’articolo di Maria Giovanna Borsalino nella pagine dei Lettori su La Libertà del 6 maggio 2020

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