La mia Pasqua tra i malati

Enrica scrive dal Centro terapeutico di Ambokala, in Madagascar 

V Domenica di Quaresima

Qui da noi è la prima domenica in regime di isolamento da Coronavirus.
Il vangelo di oggi mi colpisce profondamente di fronte alle decine di migliaia di morti in tutto il mondo. “Vieni a vedere”, dice Marta a Gesù. Gesù aveva detto le stesse parole agli Apostoli : venite con me e vedrete quale è la via per la vita eterna. Stavolta è Gesù che viene a toccare cosa significa la morte per noi uomini. E piange profondamente. Capisce l’abisso di dolore…e decide di richiamare in vita Lazzaro, sapendo che sarà uno dei gesti che gli costerà la vita. Forse è proprio quando tocca con mano la morte di un amico, che prende la decisione di continuare risolutamente la via verso Gerusalemme e dare la sua vita. Per liberarci dalla schiavitù della morte.

“Dunque siamo stati liberati. Ora e sempre. Cristo ha vinto, una volta per tutte!”. Ce lo ripetiamo sempre con Fabienne, una ragazza in cella di isolamento. Dice che Lucifero si impadronisce di lei e mi chiede rosari, croci… per aiutarla nella battaglia. In genere Lucifero arriva al giovedì e al sabato, i giorni dell’imposizione delle mani per i luterani e la lascia stare dopo la preghiera. Io le dico sempre che il diavolo cerca di ingannarla, facendole credere che può vincere Cristo, ma la verità è che ha già perso, una volta per tutte, quando Cristo ha dato la vita per amore. “Vattene, hai già perso!” sussurrava oggi Fabienne… ma non era ancora del tutto convincente…

Continua a leggere tutto l’articolo di Enrica Salsi su La Libertà del 6 maggio 2020 

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