Diario di casa mia. Inizio danno scolastico

Non passa giorno in cui io e soprattutto mia moglie non ringraziamo intimamente per il fatto di non avere figli esaminandi in questo disgraziato anno scolastico.
Ci è bastata l’estate scorsa, con la riforma meteorica e pasticciatissima della maturità per una delle figlie (le buste alla Mike Bongiorno, per chi ha il dispiacere di ricordare) e, in esplosiva accoppiata, la licenza di terza media per un ragazzo che a tutt’oggi non ha superato con piena sufficienza una prova per lui troppo severa e perfino ingiusta: doversi alzare prima che le lezioni comincino!

Oltre a rattrappire la schiena, un mese di “smart working” ci ha prosciugato come un’idrovora le energie riservate al “mental coaching” e così ci chiediamo, o meglio mi chiedo (qui lascio fuori mia moglie, insegnante, con il suo carico di conflitti di interessi e di patemi da didattica digitale): se fosse stato questo l’anno della verità, come avrei potuto motivarli a un supplemento di studio se già il 6 di aprile tg e quotidiani nazionali accompagnavano il decreto scuola con il titolo “Tutti promossi”?

Continua a leggere tutto l’articolo di Edoardo Tincani nella rubrica “Diario di casa mia” su La Libertà del 15 aprile 2020 

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