Educazione a distanza: 300 tablet per permettere agli studenti di seguire le lezioni

Sono Unindustria Reggio Emilia, l’azienda Finregg spa di Reggiolo (RE) dell’imprenditore Fabio Storchi e l’Ordine degli Ingegneri le prime realtà reggiane che hanno risposto all’appello lanciato dal Comune di Reggio Emilia per ridurre le disuguaglianze che la formazione a distanza sta creando in alcune famiglie delle nostre scuole. L’associazione industriali e l’Ordine degli ingegneri hanno infatti deciso di intervenire attivamente e di mettere a disposizione, in comodato gratuito, 300 tablet per agevolare la frequenza delle lezioni da parte di bambini e ragazzi delle scuole primarie e secondarie di primo grado.

A partire dalla sospensione delle lezioni aula dello scorso 24 febbraio, le scuole hanno gradualmente convertito la didattica in modalità a distanza per dare continuità all’azione formativa, arrivando a metter in campo proposte sempre più organizzate, sistematiche e diffuse. A queste proposte, come emerso dalle analisi effettuate, non tutti hanno però uguale accesso per ragioni di carenze tecnologiche o di competenze digitali. In queste settimane, infatti, l’impegno dei docenti e del personale scolastico ha sviluppato un’analisi capillare della effettiva frequenza degli alunni all’attività a distanza, cercando di intercettare e approfondire le difficoltà che le famiglie stanno incontrando.

Anche gli educatori del Comune di Reggio Emilia, tramite il servizio Officina educativa, hanno partecipato attivamente a questo monitoraggio, impegnandosi in primo luogo nel supporto alla fruizione delle attività a distanza di bambini e ragazzi con diritti speciali e di tutti coloro che sono iscritti ai servizi pomeridiani  educativi promossi dall’Amministrazione. Sono 200 gli educatori comunali che quotidianamente stanno affiancando il personale docente nella produzione di materiali audio e video, nelle call con classi o gruppi di studenti e nella relazione con le famiglie per intercettarne, nel più breve tempo possibile, problematiche e necessità.

La recente attivazione di un recapito telefonico e di una mail attraverso i quali il Comune raccoglie ulteriori segnalazioni da famiglie in difficoltà per l’accesso alla rete o per indisponibilità o inadeguatezza dei devices nelle famiglie (sono circa 100 le segnalazioni ricevute nei primi 3 giorni di attivazione del servizio), hanno rafforzato la rilevazione che le scuole stanno compiendo, implementando dati e situazioni di criticità sulle quali intervenire.

Il Comune, attraverso lo sportello offerto dal servizio Officina educativa, è oggi in grado di restituire alla scuola uno sguardo su problematiche e risorse presenti nei nuclei familiari, soprattutto in quelli con più figli impegnati nell’attività a distanza dove possono verificarsi difficoltà legate a connettività, postazioni di lavoro, conciliazione dei tempi di vita e di lavoro dei genitori, fabbisogno di supporto rispetto ai contenuti dell’attività didattica a distanza.

Da questa analisi, integrata con i dati raccolti dalle scuole, è stato possibile elaborare una mappatura del fabbisogno tecnologico e individuare la domanda di devices da fornire alle famiglie attraverso comodati temporanei d’uso. Una parte di questa domanda è stata soddisfatta grazie a 250 tablet già in possesso delle scuole o dell’Amministrazione comunale, mentre per le restanti si fa appello alla solidarietà di associazioni di categoria, aziende ed enti professionali del territorio che, come oggi Unindustria Reggio Emilia, Finregg e Ordine degli ingegneri, vogliano contribuire. La stima è che al netto dei tablet già consegnati e dei 300 che verranno distribuiti nei prossimi giorni, servano appunto altri 300 tablet per assicurare la dotazione tecnologica di tutti gli studenti delle primarie e secondarie di primo grado delle scuole reggiane.

La distribuzione di queste strumentazioni sarà gestita, su appuntamento, dal servizio Officina educativa, previo contatto al numero 0522/585064 o via mail ad officina.educativa@comune.re.it e opportuna verifica e condivisione con le scuole di riferimento.

 

 

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