Antidoti e veleni

È di questi giorni un’intervista rilasciata dal sottosegretario all’editoria, in cui si sostiene che in momenti di particolare criticità, quale è quello che stiamo attualmente attraversando, l’informazione sia da considerare “parte integrante della strategia complessiva di risposta alle emergenze”. In quanto servizio pubblico essenziale, l’informazione viene accostata a farmacie, ospedali e supermercati e definita “uno degli antidoti cruciali nella lotta contro il diffondersi del Coronavirus”.
Per definizione l’antidoto è una sostanza capace di neutralizzare l’effetto di un veleno, parola che in latino si traduce per l’appunto ‘virus’, anche se la declinazione di questo sostantivo in tre casi cambia, attingendo le forme dal sinonimo ‘venenum’, proprio come mutano i virus che contagiano gli esseri viventi, complicando così ulteriormente la ricerca di un cura efficace per contrastarli. L’antidoto dunque è qualcosa che dà ristoro e conforto, poiché mitiga gli effetti nefasti o mortali dell’agente patogeno.

leggi l’intero articolo di Mariacristina Nasi su La Libertà del 25 marzo

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