Avete un giardino o un albero della memoria?

Nel suo recente messaggio natalizio Papa Francesco ha invitato a fare presepi e a collocarli un po’ ovunque all’esterno, non solo in casa o in chiesa. Ci permettiamo di riprendere l’idea, collegandola alla piantumazione di qualche albero con eventuali cespugli di contorno, per fare un piccolo “giardino della memoria”, a ricordo di persone che sono state luce e forza in situazioni tenebrose, a livello locale, nazionale o mondiale. Generalmente le Amministrazioni civili dedicano vie, piazze, parchi, monumenti, targhe a testimoni illustri ed esemplari.

Un giardino, un’aiuola, o anche solo la piantumazione di un albero, realtà di per sé già riscontrabile in vari luoghi, ha la caratteristica specifica, importante, legata all’ambiente di vita, all’aria che respiriamo, all’interdipendenza tra noi umani e gli altri esseri viventi, tutti considerati soggetti e non semplici oggetti, quasi fossero “natura morta” insensibile ed estranea.

Continua a leggere l’articolo di Emanuele Benatti su La Libertà del 18 marzo

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