Un anno accanto, testimonianza dal Servizio Civile

Vi ricordate la bella foto in prima pagina su La Libertà del 22 gennaio scorso? Quelli erano i ragazzi che hanno cominciato, il 15 gennaio, l’anno di Servizio Civile presso la nostra Caritas diocesana. A pagina 4 dello stesso numero del giornale c’era anche la foto dei volontari che hanno finito il loro servizio il 14 gennaio. Gente che “ci ha messo la faccia”, chi con la curiosità e la carica dell’inizio, chi con l’esperienza e la soddisfazione di aver vissuto un anno di esperienza formativa. Gente che “ci ha messo la faccia”, come Luca Chiriatti (foto) che oggi ci scrive per testimoniare la sua esperienza di servizio presso la Casa della Carità di Novellara. Una narrazione positiva che pensiamo sia utile alla riflessione di chiunque la leggerà e, speriamo, contagiosa per altri ragazzi ai quali, magari, verrà voglia di interessarsi al Servizio Civile Universale o al volontariato “spicciolo”. Grazie a Luca per questo ulteriore servizio e buona lettura!

Caritas diocesana

Mi chiamo Luca, ma per gli amici della Casa della Carità di Novellara posso chiamarmi anche Umberto. Ho 28 anni e vengo dalla parrocchia di Villa Sesso (unità pastorale Sant’Oscar Romero). Il 14 gennaio scorso ho concluso la mia esperienza di Servizio Civile con la Caritas diocesana nel progetto “Periferie in Rete”, con sede presso la Casa di Carità di Novellara. Anche se è più corretto dire che ho terminato il mio anno all’interno del progetto di Servizio Civile, in quanto il Servizio Civile non finisce, ma continua nella chiamata ad “essere cittadini del mondo” e costruttori di pace nella vita di tutti i giorni. A qualcuno, forse, sarà tornato alla mente che alcuni mesi fa abbiamo già avuto modo di “incontrarci” su queste pagine: in quell’occasione vi avevo raccontato un po’ quello che era il servizio mio e di Alou, prezioso compagno di viaggio in Casa di Carità. Terminato l’anno mi è stato chiesto di scrivere questa breve testimonianza per poter condividere ciò che è stato per me (che poi in fondo si dice che, se hai, hai per condividere).

Leggi tutta la testimonianza di Luca Chiriatti su La Libertà dell’11 marzo

 

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