Giornalisti tra deontologia e fake news

“Occorre ribellarsi con decisione alla violenza verbale e alle fake news, in una parola, alla totale mancanza di deontologia che invade l’informazione oggi, specie quella digitale, riempiendola anche di odio”. È il messaggio che il cardinale Matteo Zuppi ha voluto dare ai quasi 300 fra giornalisti, comunicatori, direttori di testate, tv, radio, agenzie online, Uffici per le Comunicazioni sociali delle diocesi dell’Emilia–Romagna, alla XVI edizione dell’incontro regionale dei giornalisti organizzato venerdì 31 gennaio al “Veritatis Splendor” di Bologna dall’Ufficio regionale per le Comunicazioni sociali in collaborazione con Ordine dei Giornalisti Emilia–Romagna, Fisc, Ucsi, Gater, Acec, Ucid, con l’ospitalità dell’Arcidiocesi di Bologna e dei settimanali Bologna Sette e 12 Porte. Evento nel quale è stato anche presentato il messaggio di Papa Francesco per la 54ª Giornata mondiale delle Comunicazioni sociali “Perché tu possa raccontare e fissare nella memoria” (Es 10,2). La vita si fa storia.

riferendosi proprio al Messaggio del Papa, il cardinale Zuppi ha sottolineato che “le parole vuote e le false notizie sono nemiche della Parola vera e della vera Storia. Siamo chiamati a parlare non alla ‘pancia’, ma al cuore e alla mente. E così rivelare l’intreccio dei fili che ci legano fra noi e, come cristiani, leggere i ‘segni dei tempi’ nella cronaca quotidiana”.

Questo vale tanto più per i social media, che, ha ricordato l’arcivescovo di Bologna, “sono dei mezzi, e vanno usati bene”, e che come tutta l’informazione devono “raccontare la vita umana vera, e non spiare dal buco della serratura”. Così, ha concluso il cardinale, anche nel mondo dell’informazione “ogni cristiano deve essere comunicatore della vita vera che si fa storia”. Subito prima di lui, Alessandro Rondoni, direttore dell’Ufficio Comunicazioni sociali della Conferenza epicopale regionale e dell’Arcidiocesi di Bologna, ha ricordato i tanti eventi che costantemente richiedono l’attenzione della comunicazione diocesana: “Tutte storie – ha detto – che abbiamo raccontato e soprattutto approfondito attraverso una nuova struttura che racchiude e supera le precedenti: il Centro di Comunicazione multimediale dell’Arcidiocesi di Bologna, che comprende il settimanale Bologna Sette, la rubrica televisiva 12 Porte e il sito internet www.chiesadibologna.it”.

Leggi il resto dell’articolo di Chiara Unguendoli su La Libertà del 12 febbraio

 

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