«Sentinella a che punto è la notte?»

La Galleria San Francesco di via Bardi a Reggio Emilia il 1° febbraio scorso ha inaugurato la mostra di pittura “Sentinella a che punto è la notte?”, che resterà aperta fino al primo di marzo.
L’esposizione, curata da Michele Medici, che da alcuni anni si occupa della programmazione artistica della galleria, propone i lavori di due artisti reggiani già conosciuti in città: Norberto Riccò e Francesca Tosi.
Il titolo della mostra, preso da un passo di Isaia, racconta già un po’ del senso dei lavori esposti; la sentinella risponde che: “…viene la mattina, poi anche la notte…” e le tele ci raccontano prima la notte con Norberto Riccò e poi la luce del giorno con Francesca Tosi.

Il primo, 85 anni fra pochi mesi, ha lavorato di notte per 13 anni al buffet della stazione di piazzale Marconi; smontava alle due e inforcando la sua bicicletta percorreva vie deserte per arrivare fino a casa. Era una liberazione, mi racconta, certo dal lavoro, ma anche dal traffico e dalla confusione che regna per le strade durante il giorno.
Un senso di libertà che sconfina un po’ nella misantropia, gli dico; sì, continua lui, ma anche un senso di quella bella solitudine in cui raccogliere con calma i propri pensieri.
Nei suoi quadri, scuri come scura è la notte, gli ampi spazi delle vedute a largo orizzonte sono punteggiati da luci, come a dire che nel buio e nel silenzio si trova lo spazio per la meditazione e per poter raggiungere così nuove illuminazioni.

Leggi il resto dell’articolo di Giuseppe Maria Codazzi su La Libertà del 12 febbraio

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