Pieve Modolena: una luce contro la tratta di persone

Il prossimo 8 febbraio si celebrerà la sesta Giornata Mondiale di preghiera e riflessione contro la tratta di persone che anche quest’anno, come lo scorso, avrà il tema “Insieme contro la tratta di persone”. Nel 2015 papa Francesco ha voluto istituire questa giornata nel giorno in cui si celebra la memoria liturgica di santa Giuseppina Bakhita. E perché proprio in questa giornata? Chi era santa Giuseppina?

Negli anni Settanta dell’Ottocento, quando aveva circa 7 anni di età, venne rapita e fatta schiava nella sua terra, il Sudan, e per diversi anni fu vittima di maltrattamenti e umiliazioni, che le fecero perdere la sua identità: furono i suoi rapitori a chiamarla “Bakhita”, che significa “Fortunata”. Venne poi comprata, intorno al 1882, dal console italiano e questo portò nella sua vita una grande svolta: nella famiglia italiana incontrò un ambiente accogliente, nel quale trovò cure e attenzioni. Arrivò quindi in Italia, prima in Liguria e poi in Veneto, dove dopo alcuni anni, quando la famiglia nella quale viveva dovette trasferirsi sul Mar Rosso, andò a vivere con la loro bambina presso l’istituto dei Catecumeni di Venezia delle suore Canossiane. Fu lì che si avvicinò sempre di più al Signore e nel 1890 venne battezzata con il nome di Giuseppina; si unì alle suore e nel 1896 fece la professione perpetua.

Leggi tutto l’articolo di Lucia Mammi su La Libertà del 29 gennaio

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