Battistero delle meraviglie: boom di visite per i presepi. Parlano le guide

Sarà visitabile fino al 6 gennaio la mostra dei presepi dei Santi e dei Santuari allestita in Battistero, che sta registrando migliaia di visite. Solo domenica 15 dicembre sono entrati in Battistero 1.600 visitatori, 900 il giorno prima. In totale, dall’apertura del 24 novembre fino al 15 dicembre, i visitatori erano stati 11.200. Tante le scolaresche, con 25 classi prenotate e altri gruppi che si sono presentati direttamente all’ingresso. Fondamentale il compito delle guide, discrete nell’approccio alle persone e molto preparate sui pregiati pezzi esposti. Alcune hanno voluto lasciare a La Libertà le loro impressioni.

Gabriele
Questi primi giorni alla mostra di presepi in Battistero sono stati per me qualcosa di sorprendente. Mi hanno colpito i ragazzi che erano lì con me in Battistero per fare la guida, la passione e l’entusiasmo con cui parlavano con la gente e stavano con i numerosi bambini davanti i presepi. Mi sorgeva uno stupore grande e mi chiedevo: com’è possibile tutto ciò? Da dove viene questo entusiasmo da ragazzi che conosco da così poco tempo? Non certo da una loro particolare capacità, evidentemente. Solo il fatto di Gesù che nasce crea una contentezza vera.

In questi giorni ci sono stati alcuni dialoghi con delle persone che mi sono rimasti particolarmente impressi. Ho chiesto ad una signora se le fosse piaciuta la mostra e lei mi ha risposto: “Guarda, da qui non andrei mai via”; in quell’istante mi è tornato in mente un breve discorso che ha fatto il vescovo Massimo qualche giorno prima, in cui parlava della Casa. Credo che uno possa rispondere come quella signora solo se si sente a casa. In un dialogo, un’altra persona mi diceva: “Ma il presepe cosa dice a me oggi? Cosa mi lascia?” oppure un altro: “io non sono credente ma l’arte e le cose belle sono belle”. Di fronte al presepe di Rolando Rivi e alla mia citazione sul fatto che Rolando diceva “Io sono di Gesù”, un bambino mi fa: “Ma scusa, tutti siamo di Gesù!”. Ho capito di aver bisogno di tornare semplice come quel bambino e di lasciarmi sempre più stupire e interrogare dalla realtà.

Continua a leggere l’articolo su La Libertà del 25 dicembre…



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