Libertà e grazia attorno al presepio

«Lettera ad ognuno dei miei tanti nipoti» in vista del Natale

Carissimo, ormai il nostro primo pensiero è il Natale: arrivano le vacanze, le luminarie, i regali e speriamo che arrivi anche una grande festa serena di tutta la famiglia. Si fanno acquisti, si scambiano gli auguri e tu forse stai pensando se ti conviene fare anche il Presepio. Io sono qui per raccomandarti di farlo. Vedi, il Natale celebra la nascita di Gesù. Essa è la cosa più incredibile che ci possa essere: il nostro Dio, l’unico Dio, l’immenso Dio che ha creato l’universo, per venire in mezzo a noi si riduce a essere un piccolo bambino. è il mistero del Dio che abita contemporaneamente nei cieli più alti e nel cuore dell’uomo, di Gesù che dice: sarò con voi fino alla fine dei secoli.
Il Dio vivente è accanto all’uomo.

Ricordo però una frase di papa Benedetto XVI che mi sembrò singolare: Dio è lieto di concederci le sue grazie, ma ha piacere che gliele chiediamo. Come mai? Perché il fine dell’universo e di ogni singola vita è che si realizzi un’unica grande unità tra Dio e gli uomini ed il legame di questa unità sarà l’amore. Il Dio che ci ama desidera ricevere un’uguale risposta di amore. Ora, perché l’amore sia vero, bisogna che sia libero e per questo Dio ci ha donato la libertà. Essa è una cosa splendida e terribile, poiché con essa possiamo alzarci fino alla beatitudine eterna così come possiamo rifiutare l’idea stessa del bene e rovinarci per sempre. Così oggi la tua libertà è chiamata a dire di sì a Dio che ti chiede: vuoi che venga a casa tua? Come puoi fare a dire di sì? Con quella piccola grande cosa che è il presepio.

Continua a leggere tutto l’articolo di Zeno Davoli su La Libertà del 27 novembre

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