Nuovi Presepi in Battistero

L’inaugurazione con il vescovo Massimo è domenica alle ore 12

Verrà inaugurata domenica 24 novembre alle ore 12 nel Battistero di Reggio (di fianco alla Cattedrale di Santa Maria Assunta), con la presenza del vescovo Massimo Camisasca, la mostra “I Presepi dei Santi e dei Santuari”, allestita dalla nostra Diocesi e dall’associazione “Presenza”. Un gradito ritorno, dopo la mostra dello scorso anno che, come molti lettori ricorderanno, era dedicata ai presepi provenienti dalla Terra Santa.
Pubblichiamo questo articolo di presentazione del nuovo allestimento, insieme alla locandina con gli orari di visita e gli sponsor.

In occasione di questo Santo Natale 2019 continua nel Battistero di Piazza del Duomo a Reggio Emilia la tradizionale mostra di presepi promossa dalla Diocesi di Reggio Emilia-Guastalla e dall’associazione Presenza, con l’inaugurazione il 24 novembre (alle ore 12) e la chiusura il 6 gennaio 2020. Sarà aperta tutti i giorni escluso il lunedì.
“I presepi dei Santi e dei Santuari” è il titolo e il filo conduttore della mostra.
Tema impegnativo e non facile esporre presepi provenienti da Santuari o legati a figure di Santi.

“Ci sembrava però importante, proprio per il periodo complicato che stiamo attraversando – spiegano gli organizzatori – suggerire attraverso la bella tradizione del presepe una ipotesi positiva di affronto esistenziale nella realtà di tutti i giorni.
I Santi infatti sono dei testimoni credibili di letizia e ci aiutano a conoscere meglio il fatto storico della nascita e vita di Gesù, origine della grande avventura cristiana. I Santuari sono i luoghi dove questa avventura si fa anche oggi incontro e sono la dimostrazione della contemporaneità di Cristo”.

Nella mostra ad esempio sarà esposto tra i diversi presepi un dipinto anonimo di probabile scuola dei Carracci che rappresenta la Madonna della Ghiara come manifestazione di Dio tra gli uomini (olio su rame della prima metà del Seicento). In questo quadro troviamo un esempio molto singolare della trasposizione in pittura di questa riflessione.

Continua a leggere tutto l’articolo su “La Libertà” del 20 novembre

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