Cinque cori liturgici e due ospiti a Rometta

La rassegna diocesana vinta dal gruppo dell’unità pastorale San Paolo VI

A Sassuolo, nella chiesa di San Pietro in Rometta, parrocchia “ospitante” poiché vincitrice della scorsa edizione, erano attesi altri quattro cori in gara. Pochi, ma buoni! E accompagnati dalla partecipazione straordinaria della “Schola Cantorum Sancta Caecilia” di Mandriolo e del “NonSoloGospel Choir” di Sassuolo. Don Marco Ferrari, parroco dell’unità pastorale Madonna del Carmelo, ha salutato i presenti inquadrando l’iniziativa nella bella e autorevole tradizione liturgica della nostra Diocesi; ne ha ricordato un interprete fondamentale in don Guerrino Orlandini (morto nel 2006), sacerdote diocesano amante della Liturgia ben celebrata e della musica sacra, per anni responsabile dell’Ufficio Liturgico; ed ha evocato la meritoria opera dell’Istituto Diocesano di Musica e Liturgia, che nacque nel 1978 come Scuola diocesana per gli animatori del canto liturgico con la benedizione del vescovo Baroni e con don Luigi Guglielmi (morto nel 1996) fondatore e primo direttore. Ha, poi, auspicato che la Liturgia sia davvero il cuore della Carità nella vita delle nostre comunità e che i cori siano un aiuto in questo senso.

La Corale Polifonica di San Pietro in Rometta ha rotto il ghiaccio, anzi ha riscaldato gli animi, con Ubi Caritas (Audrey Snyder) e Pacem (Lee Dengler)
Fondata nel 1975 da don Carlo Lamecchi, ha avuto, tra le successive guide, don Alessandro Ravazzini, ed è stata ripristinata nell’attuale organico dalla maestra Sandra Gigli, per l’occasione anche presentatrice dell’evento.

Si è quindi esibita, fuori concorso, la Schola Cantorum Sancta Caecilia di Mandriolo di Correggio, diretta dal maestro Andrea Beltrami. L’attuale formazione, che include don Carlo Fantini, è l’erede di una Schola Cantorum Santa Caecilia fiorente a Correggio dal 1901 al 2004. Dal 2015, alcuni giovani di Correggio e dintorni ne hanno raccolto la preziosa eredità e, presso la parrocchiale di Mandriolo, le hanno dato vita nuova e nome nuovo (completamente in latino).
I brani presentati: Lux Aeterna -Libera me Domine (Michele Mondo) e Ave Verum (Lorenzo Perosi). Tra i quattro cori in gara, ben tre sono cori di unità pastorale, a dimostrare che si ha fiducia nel cantare e ascoltare insieme, come educazione all’unità nelle diversità.

Il Coro Unità pastorale “Maria Regina della Famiglia” di San Martino in Rio, diretto da Francesca Barbieri, ha eseguito Puer Natus (G.Malatesta) e So che sei qui (Ciprì, Henderson, Belamide). è nato nel 2016 dalle parrocchie di San Martino in Rio, Gazzata, Lemizzone, Prato, Stiolo e Trignano.

Il Coro Polifonico del Duomo di San Giorgio in Sassuolo è diretto dalla maestra Roberta Prandi ed ha presentato Dolce Sentire (Riz Ortolani) e Angele Dei (Ennio Morricone).
Erede di un coro nato nel 1992, ha avuto dal 2000 la conduzione della maestra Prandi che ha arricchito il repertorio liturgico con brani polifonici di Mozart, Vivaldi, Bach e compositori contemporanei.

Il Coro Unità pastorale di Cadelbosco, diretto da Mattia Castagnetti, ha cantato Credo in unum Deum (Mite Balduzzi) e Lode al nome tuo (Matt e Beth Redman). Nato nel 2017, raccoglie la partecipazione di Cadelbosco Sopra, Cadelbosco Sotto, Villa Argine e Villa Seta.
Il Coro Unità pastorale San Paolo VI, diretto da Rita Ronzoni, ha presentato Camminiamo incontro al Signore (A.M. Galliano e D. Semprini) e Come tu mi vuoi (D. Branca).
Mentre i giurati formulavano il “verdetto” si è esibito, fuori concorso, il NonSoloGospel Choir, diretto dalla maestra Sandra Gigli.

Un laboratorio di voci giovani e giovanissime (…ma non solo), spesso soliste, che spaziano dal gospel al pop al rock; i coristi, che hanno una feconda collaborazione con alcuni elementi della Corale di Rometta, hanno presentato Mary did you Know (Pentatonix), Baba Yetu (Christopher Tin ), Padre Nostro in lingua swaili ed altri brani non liturgici ma di contenuto religioso.

Continua a leggere tutto l’articolo di Pellegrina Pinelli su “La Libertà” del 20 novembre

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