Vignali: ”Bilancio 2020, 10 milioni di euro per il nostro futuro e delle prossime generazioni”

La Comunità del Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano ha approvato il bilancio preventivo 2020. Il documento traccia un percorso preciso che l’Ente si impegna ha portare a compimento.

“Dopo più di dieci anni di Parco siamo arrivati qui – spiega Giuseppe Vignali direttore dell’Ente – È un bilancio preventivo di 10 milioni di euro conquistati  per più della metà su bandi, concorsi, sponsorizzazioni, da usare nel 2020 per conservare l’Appennino e per viverci bene. Al contributo ordinario del Ministero che per il 2020 è previsto in 1.650.000€, si è aggiunto quest’anno un contributo straordinario di altri 3 milioni. Ma noi siamo arrivati a 10.317.139€ intercettando risorse importanti da molti soggetti diversi e orientate su sfide specifiche. È un risultato straordinario, ottenuto grazie all’impegno di personale qualificato, appassionato e motivato che può fare la differenza anche in un ente pubblico. La ricetta è non solo spendere, ma anche per cercare le risorse per fare le cose e contenere all’osso le spese ordinarie e di funzionamento per poter investire in azioni co-finanziate e di partnership condivise.”

“Sono risorse nazionali ed europee, del tutto aggiuntive che il Parco Nazionale consente di veicolare sull’Appennino” – sottolinea il presidente Fausto Giovanelli – risorse rilevanti, investite e distribuite sul nostro territorio, senza prelievi locali, cioè senza nulla raccogliere dalle imprese, né dai cittadini residenti, né dalle finanze dei comuni. Dentro c’è davvero molto: dal contrasto al cambiamento climatico, allo sviluppo economico e sostegno alle comunità locali, passando per le scuole, l’educazione ambientale, l’agricoltura. La criticità è che, essendo le risorse in grandissima parte ad uso vincolato, il bilancio risulta piuttosto rigido e le somme destinate alle singole sfide non sempre rispecchiano il peso che noi avremmo voluto attribuire loro, né le risposte che avremmo voluto dare ad altre richieste e opportunità – prosegue Giovanelli -. Qui ci sono comunque numeri e argomenti che significano azioni definite, quantificate da importi economici e da realizzare in un tempo stabilito e che si inseriscono in strategie di medio e lungo periodo. Alcune azioni, come le vie storico-religiose in Lunigiana Garfagnana ed Emilia, le prime vere ciclabili che realizzeremo a Cerreto Laghi e Fonti di Poiano, la collaborazione strategica con la Riserva Naturale dell’Orecchiella sono novità forti destinate a lasciare il segno. Se siamo riusciti a costruire un bilancio così – conclude il presidente Giovanelli – lo dobbiamo a una vastissima rete di collaborazioni che parte dal Consiglio direttivo dell’Ente e dalla comunità del Parco, passa attraverso una miriade di stakeholder locali e si allarga fino ad istituzioni di livello nazionale come regioni e ministeri e a relazioni internazionali come Unione Europea o Unesco.”

Per sostenere lo sviluppo sostenibile e il benessere delle comunità dell’Appennino sono previste azioni per il turismo (Promozione del territorio, Parco Appennino turismo, Neve-Natura, accesso sostenibile al Parco e altro), per l’educazione ambientale (varie iniziative di educazione ambientale in co-progettazione con le Scuole dell’area), per le filiere alimentari (Upvivium, sostegno produzioni tipiche, paesaggio del parmigiano reggiano). Ci sono poi altre azioni a favore e sostegno delle iniziative locali e per la realizzazione e gestione di centri visita e punti info, mentre altre risorse vengono reperite dal capitolo derivante dal programma “Aree interne”.

Conservazione, ma anche la convivenza con la natura e innovazione sono oggetto dei 5 progetti LIFE in corso: LIFE MIRCO si occupa della conservazione del lupo con particolare attenzione alla minaccia dell’ ibridazione, ma anche delle connessioni con l’allevamento del bestiame; LIFE BARBIE affronta il tema della conservazione degli ambienti fluviali; LIFE EREMITA si occupa della tutela di insetti importanti per gli ecosistemi forestali; LIFE CAWN è la new entry del 2020 e tratterà la salvaguardia del gambero di fiume e la qualità delle acque, mentre LIFE AGRICOLTURE tratta il tema delle pratiche agricole nelle aziende per l’allevamento bovino e ovino e della conservazione del carbonio nei suoli.

Altro tema strategico è quello delle vie storiche che saranno oggetto di investimenti per renderle accessibili e facilmente percorribili: la via del Volto Santo nel tratto della Lunigiana e la via Matildica del Volto Santo. Ottimo strumento per portare all’attenzione  beni culturali e borghi “minori” e per consentire la loro conoscenza e valorizzazione proprio attraverso la grande e crescente rete dei cammini, dalla Francigena, alla via dei Linari, alla via dei Longobardi. Sul crinale, grazie a fondi del PSR e POR saranno sistemati alcuni bivacchi per consentire la percorribilità in tutte le stagioni da parte degli escursionisti (bivacchi di Vezzosa, Badignana, Lago Scuro, Pratospilla).

Nel 2020 crescerà ancora l’attività all’Orecchiella, grazie alla rafforzata collaborazione con il reparto Carabinieri biodiversità e agli investimenti provenienti dal GAL Garfagnana. Altri interventi interesseranno anche il passo del Lagastrello (segnaletica dei sentieri) e le località Pratospilla (riqualificazione degli arredi interni, pertinenze esterne e percorsi sugli alberi), Lagdei-Lagoni (riqualificazione degli arredi interni, delle segnaletica, degli accessi e sistemazione dei bivacchi), e nell’anello della Pietra (lavori per percorso ciclo-pedonale).

Da ultimo, ma non per importanza, il bilancio 2020 prevede azioni per l’adattamento e il contrasto al cambiamento climatico che da sole valgono 3,5 milioni di euro e sono finanziate dal Ministero dell’Ambiente e da varie misure del PSR. Si tratta di investimenti per l’effientamento energetico degli edifici (sede Parco Nazionale a Sassalbo, rifugio Gaia – Orecchiella, rifugio Lagoni – Corniglio), per la realizzazione di piste ciclabili (Ventasso – passo del Cerreto e Villa Minozzo – Poiano), per l’acquisto di veicoli elettrici (un’autovettura per il Parco Nazionale e due pulmini da utilizzare in Lunigiana e Garfagnana per il collegamento stazioni ferroviarie – Parco Nazionale), per interventi di adattamento sulle foreste in tutto il Parco Nazionale, e la realizzazione dell’info point “Uomini & Foreste al passo del Lagastrello, nel comune di Comano. Gli interventi previsti avranno come partner privilegiati usi civici, consorzi forestali e imprese forestali. Inoltre, il Parco Nazionale ha destinando una cifra, se pur ancora modesta, ai servizi ecosistemici per potenziare la capacità di assorbimento e stoccaggio dell’anidride carbonica dei nostri boschi, fondamentale azione di contrasto ai cambiamento climatico.

Altre iniziative e partner importanti sono il reparto Carabinieri-Parco che lavora in stretta sinergia, il programma INTERREG CEETO, il simposio sul legno di Sillano, la carta europea del turismo sostenibile appena riconfermata al nostro ente e gli impegni per la promozione e il coordinamento della Riserva della Biosfera dell’Appennino tosco-emiliano con il suo nuovo e già operante action plan e le innumerevoli sfide e iniziative.

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