Esercizi spirituali: «Ecco la generazione che cerca il tuo volto, Signore»

Un centinaio di giovani ha partecipato, dal 31 ottobre al 3 novembre, agli esercizi spirituali promossi dalla Diocesi al Centro Tabor di Pavullo nel Frignano (Modena), con le meditazioni offerte da don Alessandro Ravazzini, don Carlo Pagliari e dal vescovo Massimo.

Ci sono molti modi per passare il “ponte dei santi”: chi va al mare, chi predilige la montagna, chi magari preferisce stare a casa e così via con un pot-pourri di passatempi e destinazioni possibili da raggiungere per passare il tempo. Per nulla scontata, e per questo degna di interesse, è stata la scelta di un centinaio di giovani della nostra diocesi che hanno deciso di passare i giorni del ponte facendo gli esercizi spirituali.
Il leitmotiv di questi giorni è stato espresso magnificamente dal Salmo 23 sopracitato e ripreso nella liturgia della Messa dei Santi: porsi in un atteggiamento di ricerca profonda tesa a riscoprire le radici di una relazione autentica, quella con il Signore, capace di pervadere, permeare e trasformare tutta la nostra esistenza. Ingrediente sicuramente fondamentale per garantire la buona riuscita dell’esperienza è stata la presenza costante di don Carlo Pagliari, don Alessandro Ravazzini, don Fabio Ferrari e di alcuni seminaristi che con la loro presenza hanno permesso a tutti i giovani presenti di respirare un magnifico clima di familiarità, fratellanza, amicizia e fede. In una sola parola ciascuno ha potuto fare un’esperienza autentica di Chiesa che pone al centro il rapporto con Dio e con i fratelli.

Le ciliegine sulla torta sono state rappresentate dalla visita agli esercizi del vescovo monsignor Camisasca nella mattinata di sabato e dalla presenza di molti altri sacerdoti che si sono messi a disposizione per celebrare il sacramento della riconciliazione.
Tutto il corso di esercizi è stato incentrato sul tema: Questo è il mio corpo.
Nel corso di queste giornate, snodo cruciale delle vita di ciascuno dei presenti, i giovani hanno avuto modo, sapientemente guidati dai relatori, di riflettere sul rapporto tra corpo e spirito e di approfondire la loro appartenenza alla Chiesa intesa come l’essere membra uniche ed insostituibili del corpo di Cristo (cfr. 1 Cor. 12, vv 27).
Nel corso delle meditazioni particolare enfasi è stata posta sulla necessità incombente di vivere il proprio rapporto con Cristo nella quotidianità di ogni giorno e di operare scelte concrete nella vita di ogni giorno.

Continua a leggere l’articolo di Tommaso Ghizzoni su La Libertà del 13 novembre

 

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