Il saluto a Don Pietro

Pubblichiamo il saluto della Comunità della Parrocchia di Olgiata-Cerquetta, dove don Pietro Rabitti ha prestato servizio come parroco dal 2014, letto in occasione dell’ingresso nella nuova Unità Pastorale “Vezzano-Puianello”

Buonasera a tutti,
mi chiamo Stefania ed appartengo al gruppo dei lettori della parrocchia Santi Pietro e Paolo a Roma, dove, come sapete don Pietro, è stato parroco per quattro anni.
Cercherò di essere essenziale nel mio discorso, perché don Pietro è una persona essenziale e non servono molti giri di parole per descrivervi il nostro rapporto con lui e cosa ha rappresentato e rappresenta per noi.
L’essenzialità di don Pietro sta nell’uscire fuori dagli schemi con una forza ed una convinzione uniche che gli vengono dall’alto. Tutti noi che siamo qui oggi perché particolarmente legati a don Pietro, abbiamo vissuto l’esperienza di essere letteralmente trascinati nella Parola di Dio e esserne stravolti per poi riprendere il cammino dietro Cristo in tutt’altra prospettiva. Credo che ognuno di noi, pensando a don Pietro sull’altare, lo immagini nei suoi momenti di silenzio prima dell’omelia, minuti in cui lui raccoglie tutta la sua veemenza con cui poi porge il messaggio del Vangelo. Spesso siamo usciti dalla Messa, almeno i primi tempi, spaesati per la portata delle sue parole, ma poi ne abbiamo capito il valore e l’effetto. Perché se c’è una cosa che don Pietro ci ha insegnato è quella che camminare dietro Cristo significa destrutturare tutto ciò che crediamo di sapere, mettere in discussione le nostre roccaforti e ricominciare ogni volta. 

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