Vedere da vicino l’arte dei campanari

Due appuntamenti: sabato sera in Ghiara e domenica mattina a Villa Bagno

Importante protocollo d’intesa

Gioioso, romantico, arcano e, nel sentire collettivo, simbolo di liturgia e quasi sempre sinonimo di festa, il suono delle campane ritma il cammino dell’uomo e ne scandisce il tempo. Ma le campane, il loro suono e tutto ciò che serve a produrlo sono molto più di un conforto dell’anima, sono un bene culturale a tutti gli effetti che, come tale, va difeso e valorizzato. Il 27 febbraio 2019 la Soprintendenza Archeologia, Belle arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara e cinque Associazioni campanarie del territorio, l’Unione Campanari Bolognesi, il Gruppo Campanari Padre Stanislao Mattei Bologna, i Campanari Ferraresi, l’Unione Campanari Modenesi “Alberto Corni” e l’Unione Campanari Reggiani hanno siglato un’intesa operativa per la tutela e valorizzazione del patrimonio campanario storico.

Unione Campanari Reggiani e Giubileo della Ghiara

Quattrocento anni fa i campanari si unirono alla festa della città per la traslazione dell’Immagine miracolosa della Madonna della Ghiara e oggi, dopo quattro secoli, noi siamo i custodi orgogliosi del patrimonio di tradizione e di cultura che ci è stato tramandato. Proprio sulla Torre della Basilica della Ghiara, insieme a quelle della Cattedrale e della Basilica di San Prospero, si sono lentamente costituite le tecniche di suono che oggi riconosciamo come identificative della tradizione Reggiana, unica nel contesto italiano.
Proprio come allora, anche quest’anno saremo al nostro posto, in cima alla Torre, per accompagnare con la voce delle campane del Popolo reggiano (la Basilica fu costruita grazie alle donazioni della cittadinanza) i momenti principali di festa e le celebrazioni di questo centenario.

Oltre a riportare la tradizione del suono manuale in una Torre che purtroppo da decenni l’aveva persa, il nostro impegno è stato volto a rendere accessibili e visitabili questi luoghi meravigliosi, patrimonio di tutti. Abbiamo quindi ottenuto, grazie alla collaborazione con la Fabbriceria Laica del Tempio della Beata Vergine della Ghiara e con la Comunità dei Servi di Maria, di poter aprire le porte del Campanile della Basilica in tre sabati (8 giugno, 22 giugno e 21 settembre). In queste date è stato possibile, previa prenotazione gratuita, visitare uno dei luoghi più suggestivi della città. Abbiamo ospitato, nelle due date già organizzate, oltre duecento persone e oltre un centinaio sono già prenotate per sabato 21 settembre.

Desideriamo ringraziare il Comitato per le Celebrazioni del IV Centenario, che ci ha chiamato ad essere parte degli enti organizzatori. Questo è il nostro modo per restituire alla città un patrimonio che crediamo profondamente radicato nella storia di Reggio Emilia e nel cuore dei suoi abitanti. Questo è il modo in cui, insieme ai tanti che ce lo rendono possibile, #salviamounatradizione.

Continua a leggere tutto l’articolo di Matteo Talami, presidente Unione Campanari Reggiani, su La Libertà 18 settembre

 

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