Catechesi a ragazzi e giovani, così forma la Diocesi

Ecco le proposte di Ufficio Catechistico, Pastorale Giovanile e Servizio Vocazioni rivolte a catechisti, educatori e sacerdoti

Il vescovo Massimo, nell’omelia di domenica 8 settembre in Ghiara, ha chiesto di prenderci cura della formazione di quei laici che svolgono ministerialità importanti nelle nostre comunità. Non mancano proposte già avviate nella nostra Chiesa diocesana per il sostegno e l’accrescimento delle competenze dei laici impegnati in pastorale: si pensi all’animazione capillare che svolge la nostra Caritas diocesana o all’accompagnamento che il Centro Missionario offre a chi parte e a chi torna dalle missioni; oppure ancora all’offerta formativa della Scuola Teologica Diocesana del lunedì sera in seminario, e a quella annuale delle Scuole di Formazione Teologica delle diverse zone pastorali del territorio diocesano, insieme a quella dell’Apostolato Biblico.

Per quanto riguarda la catechesi dei ragazzi e dei giovani, Ufficio Catechistico, Servizio per la Pastorale Giovanile e Servizio Diocesano Vocazioni hanno insieme un’offerta formativa per catechisti, educatori e sacerdoti pronta a ripartire anche quest’anno. Ciò che anima le diverse proposte è innanzitutto la riscoperta della centralità della persona che cresce: accanto all’unico ragazzo che matura la sua relazione con il Signore lungo le fasi evolutive della sua esistenza, operano le diverse figure ministeriali. Per questo motivo è decisivo che catechisti, educatori, consacrati e preti maturino questa consapevolezza di essere comunità educante, e dunque imparino a lavorare insieme dentro ad un’unica progettualità sul ragazzo che cresce.

Innanzitutto siamo impegnati con un progetto di sperimentazione sui preadolescenti che cerca di accompagnare catechisti, educatori e parroci in una nuova metodologia di annuncio che risponda alle esigenze dei ragazzi 11-14 anni, ma che sia in continuità con quanto viene prima e dopo nel cammino della persona.
Proprio per alimentare questa comunione tra le figure educative, già da quattro anni i nostri uffici lavorano in sinergia con il percorso “Ti ho disegnato sul palmo della mia mano”, per catechisti ed educatori insieme, ramificata su tutto il territorio diocesano secondo la logica dei 7 poli.

Continua a leggere tutto l’articolo di Alessandro Ravazzini, Carlo Pagliari, Stefano Borghi su La Libertà del 18 settembre

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