39 fallimenti in sei mesi, dato stabile sul 2018

Con 39 fallimenti aperti in provincia di Reggio Emilia, il primo semestre 2019 conferma sostanzialmente il dato osservato un anno fa: fra gennaio e giugno dell’anno scorso, infatti, erano 40 le procedure fallimentari aperte nel nostro territorio.

Per quanto riguarda i primi sei mesi del 2019, come sottolinea l’analisi effettuata dall’Ufficio Studi della Camera di Commercio su dati del Tribunale di Reggio Emilia, il manifatturiero è il settore nel quale si sono riscontrati il maggior numero di dissesti; sono stati 15 i fallimenti aperti nell’industria, quasi il doppio di quelli registrati nello stesso periodo del 2018, quando erano stati 8.

L’industria della fabbricazione di prodotti in metallo – che ha visto salire da 2 a 6 le imprese del comparto che hanno dichiarato fallimento – è stata quella che ha pagato il prezzo più alto, rappresentando, da sola, il 40% delle procedure fallimentari registrate nell’industria manifatturiera.

Sempre nel manifatturiero sono presenti 3 fallimenti nell’ambito dell’industria meccanica, 2 nel tessile-abbigliamento, altrettanti sia nella ceramica che negli “altri prodotti manifatturieri”.

In calo, invece, le procedure aperte nelle costruzioni che si riducono di cinque unità passando dalle 11 del gennaio-giugno 2018 alle 6 dell’analogo periodo dell’anno in corso.

Sono stati 9, poi, i fallimenti aperti nel settore del commercio e dei pubblici esercizi, dato in leggera crescita rispetto a quello del 2018, quando se ne contavano 8. Delle 5 procedure fallimentari del commercio, 2 hanno riguardato attività all’ingrosso e 3 negozi di vendita al dettaglio, con una prevalenza di commercio di articoli di abbigliamento.

Relativamente ai pubblici esercizi, i dissesti sono passati dai 2 del 2018 agli attuali 4.

Per quanto riguarda le attività immobiliari, il primo semestre dell’anno in corso ha visto l’apertura di 3 fallimenti, confermando il dato del 2018.

Nel comparto dei servizi di supporto alle imprese, le procedure fallimentari sono state complessivamente 6 e hanno riguardato attività di logistica (3), editoriali e di noleggio.

Infine, non si è registrato alcun fallimento aperto nel corso dei primi sei mesi di quest’anno nell’ambito dei servizi rivolti alle persone, mentre erano stati 4 nel 2018.

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