250 anni di ministero sacerdotale!

Nelle comunità di Sassuolo l’estate è ricca di anniversari di ordinazione

Giovedi 20 giugno, festa del Corpus Domini, nella Messa presieduta dal vescovo emerito di Brescia Luciano Monari e presenti tutti i sacerdoti della città di Sassuolo, un rendimento di grazie corale ha ricordato e portato in processione per le strade e le piazze, insieme a Gesù Eucarestia, il dono prezioso di tanti anni di ministero dei sacerdoti che festeggiavano anniversari particolari: don Erio, don Tullio, don Graziano, don Francesco, don Sandro. Abbiamo pregato anche per don Sergio Pellati, ora parroco a Correggio: sassolese e oratoriano, coordinatore per anni della pastorale giovanile nel vicariato sassolese e poi parroco alla Consolata, in aprile 2019 aveva festeggiato il 25° di ordinazione in San Giorgio. Abbiamo ricordato, sentendoci in comunione con lui, il vescovo emerito Adriano Caprioli che celebrava il 60° di sacerdozio in Cattedrale.
Raccontato il sessantesimo di don Tullio al Parco (si veda La Libertà del 19 giugno, a pagina 6), ecco le dediche per gli altri quattro festeggiati.

Don Erio Bertolotti
65° anniversario il 4 luglio
Nato a Pratofontana il 22 settembre 1928, don Erio Bertolotti fu ordinato sacerdote il 4 luglio 1954 ed ebbe l’incarico di vicario cooperatore a Casalgrande, dove rimase fino al 1964. Fu, poi, parroco per un anno a Mandrio e nel 1965 arrivò a Sassuolo come vicario parrocchiale, entrando a far parte della fraternità sacerdotale di San Giorgio. Era allora parroco monsignor Zelindo Pellati. In quella fraternità sacerdotale don Erio è sempre rimasto, nel succedersi di diversi parroci (don Ercole, don Romano Baisi, don Giovanni Rossi moderatore della attuale unità pastorale Sassuolo centro) e di diversi confratelli; ma, senza nulla togliere alla ricchezza di rapporti con tutti loro, certamente sono state particolarmente preziose l’amicizia umana e la vicinanza spirituale che per 34 anni lo hanno legato a don Alfonso Ugolini.

Assiduo in confessionale, ha dedicato gran parte del suo tempo agli ospiti della Casa della Carità “La Visitazione” e agli ammalati della parrocchia, che ha visitato in casa e in ospedale, in ogni tempo e in ogni luogo. è stato anche assistente della Unitalsi sassolese per 20 anni e, per altrettanti, insegnante di religione nelle scuole medie statali locali e all’Istituto San Giuseppe. Conoscendo la sua umiltà e riservatezza, non citeremo titoli e onorificenze, ma ricordiamo, doverosamente, il suo carisma dello “scrivere”. Penna vivace e feconda che rivela una sensibilità di sacerdote-poeta, don Erio ritrova in ogni creatura, nella natura come nell’uomo, la fantasia inesauribile di Dio e scrive per condividere con gli altri la gioia e lo stupore che prova (come ha dichiarato in “Schegge di speranza” del 1996).

Continua a leggere tutto l’articolo di Pellegrina Pinelli su La Libertà del 17 luglio



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