Pubblichiamo due ricordi di don Gianni Marzucchi, per 33 anni parroco a San Pietro in città, deceduto domenica 2 giugno alla Casa “San Giuseppe” di Montecchio. Il funerale, presieduto dal vescovo Massimo, è stato celebrato martedì 4 giugno nella chiesa di San Pietro, con l’omelia tenuta da don Giuseppe Dossetti. Le foto in questa pagina sono di Giuseppe Maria Codazzi.
“In forma dunque di candida rosa mi si mostrava la milizia santa, che nel suo sangue Cristo fece sposa… Questo sicuro e gaudioso regno frequente in gente antica ed in novella, viso ed amore avea tutto ad un segno”.
Mi piace legare questa bellissima immagine del Paradiso di Dante ai nostri sacerdoti. Penso ai sacerdoti della mia vita che non ci sono più, con i quali ho fatto una gran parte del mio cammino e vedo don Gianni, don Claudio, don Alcide, oltre a tanti altri che mi hanno lasciato un forte segno come don Pietro Margini e don Ennio Anceschi.
Don Gianni, don Claudio, don Alcide sono stati i miei compagni di viaggio nella mia amatissima parrocchia di San Pietro. E includo anche don Alcide che, dalla vicina San Giacomo, nonostante l’anziana età e il lavoro quotidiano in Curia, si era reso disponibile a reggere, nel momento del vuoto, anche San Pietro. Ma in particolare non posso non pensare a don Gianni e don Claudio, un duo perfetto, specialmente quando don Claudio, per limiti di età, aveva lasciato il suo incarico in Curia.
La scena è consueta: siamo nel battistero e don Gianni celebra, mentre don Claudio, nella panca vicino alla porta, è disponibile a colloquiare con qualsiasi persona abbia bisogno. C’eravamo abituati troppo bene… Don Gianni mattina e pomeriggio era in San Pietro. Lo trovavi sempre o in chiesa, o in sagrestia, o nel suo studio pronto ad ascoltare qualsiasi necessità in quello studio che oggi è ordinatissimo e, allora, era un po’ l’identikit del parroco, pieno di prodotti alimentari, caramelle dappertutto, di buste, statuette; qualsiasi cosa cercavi c’era, anche se facevi fatica a trovarla, una espressione di quella carità, se vogliamo un po’ asistematica, ma davvero grande di don Gianni, un sacerdote dal cuore grande.
Aveva pure accettato, il nostro parroco, di accollarsi la responsabilità della scuola materna Santa Teresa…
Leggi tutto l’articolo di Maria Chesi su La Libertà del 12 giugno
Un don speciale
Domenica 2 giugno si è spento dopo anni di grande sofferenza don Gianni Marzucchi, storico don di San Pietro e mio don, al quale voglio dedicare un pensiero particolare. Tratto inconfondibile della sua persona erano le folte sopracciglia nere che, di primo impatto, agli occhi di una bambina quale ero quando lo conobbi, rendevano lo sguardo un po’ scuro e accigliato. Avendo avuto la fortuna di conoscere il don nel tempo, crescendo in una San Pietro guidata da lui e da don Claudio, ho scoperto che quelle sopracciglia che tanto mi spaventavano da piccola, celavano in realtà uno sguardo tenero e testimoniavano una grande bontà d’animo. Perché così era don Gianni: gentile, accogliente e sempre disponibile con tutti. Altra caratteristica del don che mi piace ricordare, era il grande attaccamento alla sua amata San Pietro, la chiesa da lui invocata tanto spesso anche negli anni del suo lungo ricovero alla casa di Montecchio. Ad ogni persona che lo andava a trovare chiedeva subito notizie della vita parrocchiale, si informava delle attività e manifestava il suo desiderio di poter tornare presto in quella che ormai era diventata molto più che una semplice parrocchia: una casa.
Continua a leggere il ricordo scritto da Giulia Santi su La Libertà del 12 giugno