Seicento bolognese in mostra

Curata da Angelo Mazza, preziosa «full immersion» nella pittura felsinea

Guido Reni, il Guercino, Elisabetta Sirani, Marcantonio Franceschini, Carlo Cignani: pittori protagonisti della pittura bolognese del Seicento, che notevoli legami hanno avuto con Reggio. Un’assai interessante mostra di loro dipinti e di altri importanti artisti del Seicento bolognese è in corso sino al 13 ottobre a Bologna nelle sale espositive di Casa Saraceni, sede della Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna (via Farini 15) con la curatela di Angelo Mazza, che nel suo ruolo di funzionario della Soprintendenza ha studiato con grande attenzione la pittura a Reggio dei secoli XVI- XVIII e ha diretto importanti restauri.

I pittori del Seicento bolognese godono di fama internazionale; infatti non è mai venuto meno il riconoscimento del ruolo strategico svolto dai Carracci, da Guido Reni e dal Guercino nella storia della pittura europea; così come, nella seconda metà del Seicento, opere di Elisabetta Sirani, Lorenzo Pasinelli, Carlo Cignani, Marcantonio Franceschini e di altri pittori bolognesi varcarono le Alpi verso i paesi germanici e anglosassoni; per non dire dei decoratori e degli abili quadraturisti prospettici che lavorarono alla corte medicea come a quella estense e raggiunsero Roma, Genova, Madrid, Parigi, Vienna e altre città europee.

Le Collezioni della Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna documentano in parte la produzione di questi artisti; e se le opere più importanti sono permanentemente esposte nel Museo della Storia di Bologna in Palazzo Pepoli, altre non meno significative arredano gli uffici di Casa Saraceni, sede della Fondazione, o sono custodite nei caveaux di altre residenze affidate a Genus Bononiae. La rassegna presenta queste preziose opere altrimenti non visibili.

Leggi tutto l’articolo di Giuseppe Adriano Rossi su La Libertà del 5 giugno

Guercino, san Pietro penitente

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