Elezioni: la nota del Moviemento Cristiano Lavoratori di Reggio Emilia

NOTA DEL PRESIDENTE PROVINCIALE MOVIMENTO CRISTIANO LAVORATORI REGGIO EMILIA MARINO FRIGGERI, SULLE ELEZIONI AMMINISTRATIVE ED EUROPEE DEL 26 MAGGIO 2019.

Le elezioni del 26 maggio 2019 interessano molte amministrazioni comunali e coincidono con una consultazione popolare per il rinnovo del parlamento europeo.
Crediamo che possano esistere elementi comuni su cui riflettere.
In ordine di priorità merita ricordare l’importanza della consultazione elettorale che deve richiamare tutti alla partecipazione al voto come un importante diritto e dovere.
Nel merito si tratta di compiere un esame attento dei contenuti dei singoli programmi e all’interno di questi, se i vari candidati sono portatori di processi di innnovazione politica, sostenuti da principi etici.

Condividiamo l’appello del Vescovo di Reggio Emilia, S.E. mons. Massimo Camisasca e ci sentiamo impegnati a sostenerne anche a livello locale valori quali, il diritto alla vita, la tutela delle fasce deboli della società ( immigrati, disoccupati) il lavoro, i giovani .
In una società che invecchia, in problema dell’assistenza agli anziani, può prefigurare se non diventa una priorità, un modello di società che si impoverisce, senza certezze e futuro.
Centrale diventa, per le nuove generazioni e a coloro che lo desiderano , offrire politiche di sostegno a coloro che desiderano creare una famiglia. Questa scelta, diventa sempre di più indispensabile per garantire una risposta certa alle esigenze assistenziali a favore delle persone anziane.

Il tema dell’immigrazione resta una priorità per tutto il territorio provinciale.
Regole chiare per l’inserimento al lavoro, alla formazione diritti e doveri restano un modo positivo per rispondere alle esigenze socio economiche e di sicurezza che l’immigrazione pone.
Restano aperte nel comune capoluogo (zona stazione fs), una serie di emergenze che hanno da tempo superato la soglia della pura criticità.
Va dato atto a tutti i soggetti che sono coinvolti dello sforzo profuso, ma siamo ancora distanti dalla soluzione che passa attraverso interventi strutturali di carattere urbanistico, culturale, sociale e formativo.
Di pari passo, non va sottaciuta la sostanziale difformità tra il territorio forte della pianura e le criticità della zona montagna penalizzata sul fronte socio /economico e assistenziale, con un invecchiamento generazionale senza ritorno, che prefigura una decadenza della economia e della società tutta.
Invitiamo tutte le persone di buona volontà a compiere un esame attento delle candidature e dei programmi elettorali ed in particolare e ciò vale per chi ha amministrato fino ad ora, se gli impegni assunti a suo tempo sono stati onorati.
Il tema dell’Europa non può passare in second’ordine.

L’Europa dei padri fondatori, De Gasperi, Adenauer e Schuman, resta un punto riferimento sicuro e certo.
Dobbiamo sostenere una Europa popolare e condivisa di unità culturale e politica, che sappia armonizzare politica estera e difesa, far crescere la solidarietà e l’integrazione tra le nazioni in un contesto, libero di mercati ed economie differenziate.
Siamo in presenza di un Europa che và difesa dalle ventate populiste e sovraniste, che ci riportano al passato, ma nel contempo dobbiamo agire affinchè la burocrazia e i tecnicismi vengano sostituiti da scelte condivise, popolari e lungimiranti.
Anche per l’Europa si pone il problema del defict demografico con le conseguenti sostenibilità del welfare e a ciò si aggiunge il problema dell’immigrazione, sottovalutato dai maggiori stati europei e dalla stessa Unione Europea.
Per questa ragione il voto europeo serve ad orientare il consenso a favore di una economia sociale e di mercato che rifiuta l’estremismo politico e il giustizialismo.
Alle forze politiche impegnate nella tornata elettorale crediamo si debbano chiedere precisi impegni a tutela della libertà, della democrazia e del pluralismo, sanciti dalla costituzione.
Tutti dobbiamo essere rispettosi delle istituzioni, ma con altrettanta determinazione dobbiamo sentirci liberi di poter giudicare, condividere o dissentire dalle scelte a dai comportamenti delle istituzioni quando queste compiono atti che sono lesivi del pluralismo, della democrazia rappresentativa, del ruolo dei corpi intermedi, anche nel terzo settore, che nell’attuale contesto sociale ed economico, sono a difesa dei diritti delle fascie piu deboli del paese .
L’MCL, movimento cristiano lavoratori invita gli elettori a premiare le forze politiche ed amministrative impegnate anche in forma civica, che sanno assumere impegni concreti a difesa dei principi sanciti dalla costituzione italiana e della dottrina sociale della chiesa.
Ad una concezione di uno stato sovranista e populista deve contrapporsi una cultura innovativa capace di ridisegnare un nuovo modello di societa e di economia capace di mettere al centro il lavoro, il ruolo della famiglia come fattore di stabilità sociale e il rispetto dell’identità religiosa dei popoli, capace di generare con equilibrio, accoglienza e ospitalità.

Marino Friggeri

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *