Vocazioni, una mappa regionale

A Reggio un Festival l’11 maggio. Intervista a don Ravazzini

Spiegare la vita…
anche solo a prima vista la locandina sprizza gioia e voglia di vivere!
Come possiamo spiegare la vita? Di per sé… si vive: quindi è così che è giusto leggere, volendo partecipare vivendo, respirando a pieni polmoni la grazia, sorridendo a tutti, pregando assieme, riflettendo coi testimoni, ascoltando ciò che lo Spirito suggerisce, azzardando un passo verso il Cristo reale e i fratelli. La 56a Giornata mondiale di preghiera per le vocazioni, in occasione della quale papa Francesco ha scritto un vibrante messaggio dal titolo “Il coraggio di rischiare per la promessa di Dio”, verrà celebrata il 12 maggio 2019, nella IV domenica di Pasqua. L’Ufficio CEI per la pastorale delle vocazioni ha scelto quest’anno la nostra regione ecclesiastica per ospitare le manifestazioni a livello nazionale. Ne parliamo con don Alessandro Ravazzini, direttore del Centro Regionale Vocazioni e responsabile diocesano della pastorale vocazionale.

Don Alessandro, partiamo dal titolo di questa giornata: “Come se vedessero l’invisibile”. Da dove nasce?
Lo slogan che ha orientato sin dal Convegno nazionale di gennaio la pastorale vocazionale nazionale di questo 2019 è tratto da una citazione di Evangelii gaudium 150 laddove il papa, citando la Evangelii nuntiandi di Paolo VI, afferma: “Anche in questa epoca la gente preferisce ascoltare i testimoni: «ha sete di autenticità […] reclama evangelizzatori che gli parlino di un Dio che essi conoscano e che sia a loro familiare, come se vedessero l’Invisibile»”.
Dopo aver affrontato il tema dell’ascolto lungo tutto il 2018, il focus passa sullo sguardo.
Sono i due momenti fondamentali del dinamismo del discernimento. L’icona di riferimento è quella della Trasfigurazione, dove secondo i padri orientali anche gli occhi dei discepoli hanno partecipato della sua Luce: “Come dice Sant’Ireneo, Cristo è il visibile di Dio, ma lo stesso Cristo è anche l’invisibile dell’uomo. E lo Spirito Santo quando l’uomo Lo cerca, fa nascere e manifestare l’invisibile nel cuore degli uomini”.

Leggi tutta l’intervista a cura di Fabiana Guerra su La Libertà dell’1 maggio

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