Il lavoro? Si crea facendo impresa

Al Tecnopolo di Reggio il ragionato ottimismo di Stefano Zamagni

Piove a dirotto sul Tecnopolo di Reggio, giovedì 4 aprile, durante la presentazione di un libro dal titolo altisonante: “Creazione di lavoro nella stagione della quarta rivoluzione industriale. Il caso dell’Emilia-Romagna” (Il Mulino 2018, 216 pagine, 18 euro).
Il curatore, ospite di Unindustria nell’occasione, è l’economista Stefano Zamagni, fresco di nomina a presidente della Pontificia Accademia delle Scienze sociali.

Si tratta in realtà di un volume collettaneo, frutto dell’impegno congiunto di un gruppo di studiosi che, riuniti dall’Istituto “Veritatis Splendor” di Bologna, si sono concentrati sulla questione occupazionale a partire dal varo, nel giugno 2017, del progetto “Insieme per il lavoro”, che ha visto come parti attive il Comune, le associazioni imprenditoriali, alcune espressioni del Terzo settore e la Chiesa felsinea. Non a caso la prefazione è firmata dall’arcivescovo Matteo Zuppi.

Parlando dal “Tecnopodio” Zamagni insiste soprattutto sull’esigenza di una svolta sociale dell’economia che parta dal concetto di sussidiarietà circolare, sulla base dell’esplicito riferimento che vi fa la nostra Carta costituzionale. Un modello in cui enti pubblici, business community e soggetti del Terzo settore interagiscono continuamente per definire priorità, risorse e modalità di gestione.
È l’approccio del policy-making, lo stesso che gli autori dei singoli capitoli utilizzano, muovendosi da varie angolazioni – dell’economia, della sociologia, dell’ordinamento giuridico e dell’organizzazione aziendale – allo scopo di suggerire linee di azione capaci di attenuare il disagio causato dalle prospettive della disoccupazione, destinata ad accrescersi.

Continua a leggere tutto l’articolo di Edoardo Tincani su La Libertà del 17 aprile

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