La chiesa di San Venerio donata al comune di Reggiolo

Il patrimonio monumentale del Comune di Reggiolo si arricchisce. Ieri il consiglio comunale ha deliberato l’acquisizione della Chiesa di San Venerio donata dalla famiglia Bianchi. All’atto, nelle prossime settimane, seguirà il rogito.

La donazione consegna al Comune un piccolo gioiello di grande valore storico. La chiesetta medioevale viene infatti citata nel rogito d’acquisto del 15 maggio 1044 contratto da Goffredo l’Alemanno e Beatrice di Lorena, moglie di Bonifacio e madre di Matilde di Canossa. Nel documento storico si legge che Beatrice acquista “Razolo”, munita di torre e di cappella eretta in onore di San Venerio.

La chiesa dedicata al santo protettore di Reggiolo, fortemente danneggiata dal sisma del 2012, è un bene storico vincolato della Soprintendenza per i Beni culturali e rappresenta un simbolo storico e identitario per il paese. Per il recupero dell’edificio e della sua torre campanaria sono stati già previsti interventi, finanziati dai fondi regionali per la ricostruzione post sisma, per un valore di 400mila euro che si concluderanno entro il 2020. Nell’ambito del progetto di recupero verranno eseguiti interventi per garantire il miglioramento sismico e la conservazione della struttura, nel rispetto delle caratteristiche e del pregio architettonico del fabbricato.

“Ringraziamo il dottor Raffaele Bianchi – ha detto l’assessore alla Ricostruzione Franco Albinelli – per questo gesto d’amore nei confronti di Reggiolo, terra d’origine della sua antica e nobile famiglia. La donazione ci offre l’opportunità di acquisire un sito matildico che, unitamente al Bondanazzo e alla Rocca medievale, rappresenterà una tappa importante del percorso culturale e turistico di Reggiolo. Presto l’antico edificio sarà reso agibile e utilizzabile dalla comunità”.

Chiesa di San Venerio

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