Reggio Hub: progetto che nasce da un’idea della startup reggiana POPWave

Comune, Unimore ed Unindustria insieme per attrarre nuovi talenti sul territorio

Parla reggiano il progetto Reggio Hub presentato la scorsa settimana al Tecnopolo di Reggio Emilia tra i percorsi strategici innovativi per le aziende del territorio.

Il progetto nasce da un’idea di POPWave, startup reggiana specializzata in servizi di consulenza marketing, premiata dall’Unione Europea all’interno della piattaforma “Social Challanges” finanziata dal programma Horizon 2020.

Federico Canuti, CEO di POPWave e da 15 anni nel mondo della consulenza strategica per le imprese, racconta: “E’ stata premiata l’idea di marketing alla base del progetto: utilizzare il punto di vista di talenti locali per attrarre talenti esterni”.

Federico Canuti

Reggio Hub è stata la risposta ad una “sfida” lanciata proprio dal Comune di Reggio Emilia, grazie alla piattaforma europea.

Saverio Serri, Alta Professionalità del Comune di Reggio Emilia per Ricerca, Innovazione e Internazionalizzazione, dice “Con questo progetto abbiamo voluto lavorare concretamente su un tema strategico per il nostro territorio e per le nostre imprese: l’attrazione di cervelli, competenze, talenti. Per questo abbiamo deciso di insediare il gruppo di lavoro Reggio Hub presso il Tecnopolo, all’interno del Parco Innovazione: per stare vicino alle aziende, per lavorare e progettare assieme a partire dai loro bisogni. Con Reggio Hub si avviano i servizi ad alto valore aggiunto che, partendo dall’attrattività, faranno del Parco Innovazione il cuore dello sviluppo futuro della città”.

Il team di lavoro è composto da 3 studenti neo-laureati di Unimore e due risorse POPWave con un età media di 25 anni: il team seguendo le direttive degli stakeholder coinvolti (Comune, Industriali e Università) ha il compito di veicolare  – attraverso il portale www.reggiohub.it ed i principali social network – le opportunità del sistema Reggio Emilia (posizioni lavorative, corsi universitari ma anche cultura e tempo libero) verso propri coetanei stranieri che ricercano un esperienza all’estero.

Continua Canuti: “L’obiettivo è costruire relazioni significative di medio periodo che non si esauriscano in una esperienza di studio o lavoro di qualche mese ma si traducano in progetti e contaminazione tra culture e stili professionali differenti”.

Ad oggi siamo nella fase pilota che durerà sino a fine 2019 con una prima adesione di 11 aziende del territorio (ASK, Blulink, Credem Banca, GB Service Lab, Grasselli, Lovemark, Max Mara Fashion Group, Printabled, Smeg, Studio Alfa e Way) che rappresentano un interessante fotografia di un contesto evidentemente ricco che vede convivere multinazionali e brand affermati, startup di successo, settori quali fashion, meccatronica, servizi digitali e tech-food.

POPWave

Startup nata nel 2017 specializzata in servizi di consulenza, temporary management e coaching in ambito marketing strategico: la società si rivolge a startup e medie imprese che hanno la necessità di gestire un lancio o un riposizionamento di un marchio, supportare un cambio generazionale a livello di alta professionalità marketing o strutturare un ufficio marketing con logiche di outsourcing. POPWave oggi conta 2 soci, 4 collaboratori e oltre 15 aziende clienti.

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